La gelateria La Fenice di Caserta lancia “FeNice di conoscerlo”, percorso degustazione guidato dalla maestra gelatiera Pina Molitierno per imparare a conoscere il gelato di qualità

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Dal 9 maggio ogni venerdì appuntamento con i gelati al pistacchio di 4 diverse aree del mondo

Un percorso degustazione per diffondere la conoscenza del gelato di qualità tra i consumatori e gli appassionati. Nasce così “FeNice di conoscerlo”, l’iniziativa pensata dalla maestra gelatiera Pina Molitierno della gelateria La Fenice di Caserta che a partire dal 9 maggio ogni venerdì alle ore 18,30 condurrà gli ospiti in un virtuale “giro del mondo” con 4 tipi di pistacchio provenienti da varie zone del pianeta. La degustazione dei gelati e delle relative paste di pistacchio, guidata dalla Molitierno, consentirà di conoscere la storia dell’antica “bacca del sorriso”, scoprirne caratteristiche e peculiarità a seconda della zona di produzione e apprezzarne le differenze all’assaggio. Quattro le zone di provenienza dei pistacchi protagonisti di questa “orizzontale” di gelati: Iran, zona in cui inizia la vita del pistacchio coltivato già nella preistoria, Grecia, Spagna, oggi nuova patria del seme verde, e Italia, che in Sicilia, in particolare a Bronte, ha la sua produzione di eccellenza. La degustazione FeNice di conoscerlo”, al costo di 7,50 euro a persona, è disponibile solo su prenotazione.   La Fenice: La maestra gelatiera Pina Molitierno apre nel centralissimo corso Trieste di Caserta  “La Fenice Gelateria & Yogurteria Artigianale” il 4 luglio del 2023. Non casuale la scelta del nome del locale perché il ritorno sulle scene della Molitierno avviene esattamente allo stesso indirizzo in cui si era già fatta apprezzare con la gelateria “Vanilla Ice”, chiusa per una serie di circostanze avverse. Ad affiancarla in questa rinascita imprenditoriale è il dottore Giuseppe Molfino, stimato oculista casertano. Materie prime selezionate in modo quasi maniacale e produzione a basso impatto ambientale grazie alla scelta di macchinari di ultima generazione che permettono un risparmio idrico ed energetico del 40% rispetto ai macchinari tradizionali. A ridurre ulteriormente i consumi energetici anche l’impiego di quantità di zucchero più ridotte con cui è possibile tenere meno bassa la temperatura della vetrina.