Avellino. Dal 28 al 30 aprile la 22°edizione del Concorso Nazionale “Bacco e Minerva” all’Istituto De Sanctis

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Al via la XXII edizione del Concorso “Bacco e Minerva, in programma dal 28 al 30 aprile 2025 presso la sede storica dell’Istituto Tecnico Agrario “F.De Sactis” di Avellino e riservata agli istituti agrari di tutta Italia con Ordinamento Speciale per la Viticoltura e l’Enologia. La manifestazione, appuntamento annuale e di riferimento per il mondo della formazione agraria, è organizzata in collaborazione con la Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici, la Valutazione e l’Internazionalizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione, nell’ambito delle attività volte alla valorizzazione delle eccellenze formative e produttive del settore agroalimentare scolastico.  Il concorso ha come obiettivo la valorizzazione delle eccellenze vitivinicole e olivicole italiane prodotte all’interno degli Istituti Tecnici e Professionali Agrari, attraverso un confronto diretto tra le scuole del settore provenienti da tutta Italia. L’edizione 2025 è organizzata dall’Istituto Tecnico Agrario “F.De Sanctis” di Avellino a seguito del raggiungimento del primo posto assoluto conquistato nella scorsa edizione tenutasi al ProfAgri Salerno – Istituto Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e dove è salita sul podio cinque volte durante la cerimonia di premiazione del Concorso Nazionale ‘Bacco e Minerva’ 2024. Protagonisti indiscussi, gli allievi e le denominazioni di eccellenza vitivinicole e olivicole prodotte dagli istituti agrari italiani. Standing ovation e incetta di riconoscimenti per la Scuola Enologica di Avellino, vincitrice in cinque delle dieci categorie in gara, tra cui il Primo Premio Assoluto con il Taurasi 2017.” Un palcoscenico nazionale per i giovani talenti dell’agricoltura La storica competizione “Bacco e Minerva” vede la partecipazione di tutte le scuole agrarie del tessuto nazionale e il coinvolgimento attivo degli studenti degli istituti agrari, con particolare attenzione agli allievi frequentanti il VI anno, corso riservato alla specializzazione della figura professionale di enotecnico, ampiamento richiesta nel settore da anni. Questi ultimi, in occasione della competizione, sono incaricati all’affiancamento della Commissione Tecnica Ufficiale e coinvolti nella valutazione dei campioni in gara, mettendo così in pratica le competenze acquisite in materia di analisi sensoriale e tecnica di degustazione.  Difatti, gli studenti del VI anno degli Istituti a indirizzo Enotecnico affiancano la Commissione Ufficiale di valutazione dei vini e degli oli, applicando direttamente le competenze acquisite nella tecnica di degustazione e nella valutazione organolettica. L’evento continua ad essere una importante esperienza formativa interdisciplinare per il coinvolgimento proattivo degli studenti e dei docenti da ogni parte d’Italia per la promozione e la diffusione di buone pratiche, conoscenze e innovazioni.

Pietro Caterini

La città di Avellino e l’Irpinia rappresentano una delle aree italiane più significative ad alta vocazione della tradizione vitivinicola ed oggi enoturistica. Ospitare il concorso significa rispondere a due obiettivi importanti: valorizzare i vini autoctoni e gli oli extravergine d’oliva prodotti dagli istituti agrari; stimolare la crescita professionale degli studenti, incoraggiandoli a un approccio moderno, consapevole e sostenibile alle pratiche agricole e alla trasformazione agroalimentare. Infatti, oltre ai vini, saranno celebrati anche gli oli extravergine di oliva prodotti negli istituti agrari, con l’obiettivo di promuovere la cultura olivicola e sviluppare competenze nella valutazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio. La sezione dedicata anche agli oli extravergine di oliva, al fine di promuovere la cultura olivicola, lo sviluppo delle competenze sensoriali e l’approfondimento delle caratteristiche organolettiche. Le produzioni in gara saranno suddivise in categorie, per le quali è prevista una graduatoria qualora siano presentati almeno 5 campioni per categoria:

  • Vini Bianchi: DOC, DOCG, IGT, varietali e generici

  • Vini Rossi: DOC, DOCG, IGT, varietali e generici

  • Vini Rosati: DOC, DOCG, IGT, varietali e generici

  • Vini Spumanti

  • Vini Dolci, Passiti e Liquorosi

  • Distillati

  • Vini Biologici

  • Vini Senza Aggiunta di Solfiti

  • Vini da Varietà Resistenti

I campioni saranno valutati da una commissione tecnica di degustazione composta da cinque membri selezionati dalla scuola organizzatrice rappresentata un Presidente con comprovata esperienza e profilo istituzionale nel settore enologico e da quattro esperti enologi di provata competenza. Le valutazioni seguiranno il metodo internazionale “Union Internationale des Œnologues”, con punteggi espressi individualmente su apposite schede, e il calcolo del voto finale tramite media aritmetica dei singoli giudizi. Di fatto una vetrina per il territorio e la tradizione vitivinicola italiana. Infatti,  il Concorso “Bacco e Minerva”  contribuisce alla promozione dei vini autoctoni italiani e alla diffusione di pratiche sostenibili nella viticoltura e nelle moderne tecnologie enologiche e incoraggia nei giovani uno spirito imprenditoriale consapevole, anche attraverso la presentazione di un elaborato dedicato al tema: “Il rapporto tra le comunità agricole ereditarie e lo spazio territoriale, con il vigneto come elemento strutturante e simbolico”. Parallelamente al concorso enologico e olivicolo, gli studenti dell’ultimo e penultimo anno degli istituti agrari saranno coinvolti nella stesura di un elaborato scritto, incentrato sul tema: “Il rapporto tra le comunità agricole ereditarie e lo spazio territoriale come realtà sociale: il vigneto come elemento strutturante, ricco di implicazioni economiche, politiche e simboliche”. Il lavoro dovrà mettere in luce la grande storia eroica della viticoltura italiana, raccontare esperienze e testimonianze legate a territori a forte vocazione viticola e analizzare il complesso sistema produttivo autoctono, sperimentale e sostenibile.