
QUOSTRO bistrot e cocktail bar nel chiostro cinquecentesco di FOQUS – Fondazione Quartiere Spagnoli, con l’arrivo della Primavera presenta la nuova carta con una offerta food pronta ad accontentare proprio tutti, dai palati più esigenti e curiosi agli amanti della tradizione partenopea. Lo chef Francesco Frascione e la sua brigata hanno, infatti, messo a punto un intero menù che, dagli antipasti fino al dolce, ha come unico comune denominatore il mangiare sano e secondo stagione. Tante le proposte anche per vegani e/o vegetariani con una grande attenzione alle intolleranze; tutti i prodotti in carta sono a Km 0 acquistati per lo più da produttori locali e in occasione del “Mercato della Terra Slow Food”, appuntamento che la Fondazione Foqus ospita ogni prima domenica del mese. La pausa da Quostro inizia sin dal mattino con un caffè al volo o con una colazione italiana o internazionale specialmente per i tanti turisti che visitano o soggiornano proprio nella zona dei Quartieri Spagnoli. Colazione, brunch, pranzo, aperitivo: nella grande corte, Quostro è uno spazio di socialità e ristoro con tavolini e poltrone per una piacevole pausa nel cuore dei movimentati e caotici quartieri, melting pot di suggestioni, odori, pizzerie, chioschi e souvenir.
Il Menu primaverile di Quostro. Tra gli antipasti: bruschetta di mare con pescato del giorno, verdure, cipolla di tropea, Yogurt magro, pomodori secchi e prezzemolo; carpaccio di manzo e puntarelle; verdure in tempura con salsa Caldera; tartare di barbabietola, formaggio alla mandorla e mandorle tostate. Anche l’offerta dei primi piatti è fantasiosa e di alta qualità: Tortello vegetariano ripieno di caprino, erba cipollina e vellutata di sedano rapa; scialatiello artigianale bietole e lupini; risotto con crema di piselli alla scapece e verdure dell’orto. La carta dei secondi piatti varia da verdure alla carne al pesce: polpo arrosto glassato con salsa teriyaki, agretti e crema di fagioli borlotti; Guancia di vitello CBT con patata al limone e olio al prezzemolo; carciofo in doppia cottura, crumble di olive nere, capperi fritti, maionese all’aglio nero, proposta vegetariana; Hummus di fave, avocado alla brace e uovo marinato, proposta vegana. Dolci all’insegna della tradizione, ma non troppo: tiramisù sifonato alla liquirizia; zuppetta napoletana 2.0 e poi frutta e gelato. I prezzi variano dagli 8 euro ad un massimo di 14 euro per i piatti più elaborati a base di pesce. Ben studiata anche la carta dei vini con una selezione, a cura di Mario Celotto, che spazia da etichette di nicchia del territorio campano, ai vini naturali; attenzione anche ad alcune referenze francesi che trovano un perfetto abbinamento con i piatti realizzati dallo chef Francesco Frascione che, nel suo curriculum, vanta anche esperienze proprio in Francia. Giovane e dinamico, Quostro si presenta come una moderna agorà che intreccia cultura ed eventi: dalla musica alla letteratura, dal cibo sostenibile all’economia circolare. Ogni settimana lo spazio ospita infatti reading (c’è anche un angolo dedicato al bookcrossing), rassegne cinematografiche, festival musicali, spettacoli e conferenze a tutto tondo. Il progetto Slow Food e il Mercato della Terra perfettamente si sposa con la filosofia di Quostro che pone alla base della sua cucina, ingredienti a km0, prodotti locali e sempre di stagione così da favorire il concetto di mangiar sano e pulito, ma buono, con una mission chiara sul territorio: fare educazione alimentare in un contesto socioculturale dove c’è ancora un livello alto di obesità infantile.