
Dall’assemblea sono emerse alcune proposte, concrete e praticabili.
Si chiede alle Forze dell’ordine sopra citate, con la mediazione del Prefetto, di “fare sistema”: si invocano che siano messe in atto forme di coordinamento tra le Forze dell’ordine e di coinvolgere in questo i cittadini, soprattutto i commercianti. Al Prefetto si chiede che al prossimo comitato di coordinamento sulla sicurezza partecipino anche una delegazione dei commercianti locali. Si chiede di dare visibilità alla presenza in città delle Forze dell’ordine: la loro presenza visibile può costituire una deterrenza efficace; se necessario, rimodulando anche gli orari di servizio (ad esempio potenziando più gli orari serali e notturni che non quelli diurni), e aumentando gli organici del locale Commissariato. La città di Acerra è dotata di una notevole rete di telecamere di sorveglianza, che tuttavia, si rivela quasi irrilevante: chi provvede a monitorare tali telecamere e favorire un intervento “in tempo reale”? Si chiede una “cabina di regia” che assicuri una sorveglianza continua e non si limiti a registrare quanto avviene, ma il giorno dopo … Alla Polizia municipale, che negli ultimi anni ha incrementato il suo organico, si chiede in particolare di non limitarsi al controllo della “cinta urbana” ma di essere presente all’interno della città, e in particolare nel centro storico; altresì, si chiede di non limitarsi a fare multe (o, se farle, farle su tutte le forme di illegalità) ma a presidiare il territorio soprattutto nelle ore più sensibili. Si chiede una maggiore sorveglianza all’entrata e all’uscita delle scuole, delle piazze principali (soprattutto nelle ore serali), dei parchi pubblici; il controllo di scooter che sfrecciano guidati da minorenni senza casco ed a velocità elevate. Dalla medesima assemblea, inoltre, sono emerse le seguenti istanze: L’impegno dei cittadini a “vivere” la città (una città più vissuta è una città più sicura) ma anche dell’amministrazione comunale a mettere in atto misure finalizzate affinché questo avvenga.