![Mano Libera_Food Design_02](https://www.obiettivonotizie.it/wp-content/uploads/2025/02/Mano-Libera_Food-Design_02-678x381.jpeg)
La messa in scena dell’esperienza gastronomica dello chef napoletano spopola a Miami
Mani colorate agguantano bon bon e briochine, bocche rosse e carnose baciano gelati al pistacchio. I piatti artistici e sensuali di Marco Giugliano, chef napoletano 34 anni trapiantato a Miami, sono serviti. Nel suo ristorante “Mano libera”, la cucina è condita del piacere di mangiare con tutti sensi e il dessert si gusta su piatti di design dalle forme sensuali e dalle sensazioni tattili. Il bacio è quello di commiato al cliente con la promessa di rivedersi presto; sulle praline al cioccolato e mango servite su ardesia al momento del conto, saranno impresse le iniziali del cliente e le mani offrono morbide briochine. Cibo e arte hanno dunque una relazione sempre più stretta, soprattutto da quando il food è diventato materia di design.
«Mangiare è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi – commenta Giugliano – e l’estetica è importante quanto il gusto. Un’eccellente esperienza culinaria è determinata anche dalla sua presentazione, che diventa così a pieno titolo uno dei fattori che determinano il successo di un ristorante. Penso che il modo in cui si sceglie di servire il cibo sia una forma d’arte, ed è anche un modo in cui uno chef esprime anche la sua personalità». È proprio il caso di dire: “si mangia prima con gli occhi”. Giugliano da Napoli a Miami è entrato in una rivoluzione gastronomica, dove l’impiattamento e la presentazione sono utilizzati non solo per evidenziare la sua arte ma anche l’unicità dell’esperienza, che viene consumata a tavola. Una chiave multisensoriale, che lo chef e il suo personale adopera sotto forma di performance art: la messa in scena dell’esperienza gastronomica.