Castellammare. Alla Taverna Mafalda cena Slow Food con il tartufo campano e le eccellenze del territorio stabiese e dei Monti Lattari

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Venerdì 21 lo chef Andrea Di Martino proporrà gustosi ed originali abbinamenti  

Tartufo campano ed eccellenze del territorio stabiese e dei Monti Lattari per celebrare il tubero che nasce nei boschi della nostra regione. Si perché la Campania è una dei territori in cui il tartufo è presente e diffuso ed è apprezzato sin dai tempi degli antichi romani. E lo Slow Food ha messo in piedi una serie di iniziative per diffondere la cultura di questo ingrediente che dà sempre un tocco di raffinatezza anche ai piatti più rustici. Come ha organizzato per venerdì 21 febbraio a cena, alle ore 21,00 la condotta locale Slow Food Costiera Sorrentina e Capri per valorizzare il tartufo campano in abbinamento ai prodotti rigorosamente del territorio stabiese. La cena si terrà alla Taverna Mafalda a Castellammare di Stabia, dove lo chef Andrea Di Martino ha preparato uno speciale menù che prevede la presenza del tartufo campano in ogni piatto per esaltare la bontà del pregiato tubero ma anche quella dei prodotti locali, come la ricotta Gesinella di Pimonte, le patate di Agerola, la carne dei Monti Lattari e finanche il dolce utilizzando il Biscotto di Castellammare. Spesso quando si parla di tartufo la mente subito corre ad Alba, in Piemonte, dove ci sono quelli bianchi pregiatissimi, portando a pensare che il tartufo sia un’esclusiva delle altre regioni d’Italia e da mangiare solo in determinati periodi dell’anno come l’autunno. Questi sono luoghi comuni che allontanano dalla realtà. Infatti, tutta la Regione Campania è vocata alla produzione del tartufo, tanto che esistono ben 9 specie di tartufo presenti per tutto l’anno, facendo del territorio campano una miniera di tartufi. Quindi lo scopo di queste cene è soprattutto divulgativo per far conoscere ed apprezzare prodotti che non ci aspetteremmo di trovare nel nostro territorio, prodotti di una qualità sorprendente.  L’obiettivo dello Slow Food è, anche, quello di creare fra i cuochi aderenti alla filosofia Slow Food un folto gruppo di Ambasciatori del tartufo che sappiano riconoscere, apprezzare ed utilizzare in ogni periodo dell’anno nei menù dei propri ristoranti il tartufo campano. E venerdì prossimo ambasciatore d’eccezione sarà lo chef Andrea Di Martino che proporrà la sua interpretazione del tartufo declinandolo, con originali abbinamenti, dall’antipasto al dolce. Quindi, dopo l’entrée di benvenuto aprirà l’antipasto di Nuvola di ricotta di Gesinella e tartufo nero campano, poi il primo piatto di Pasta con patate di Agerola, provola e tartufo nero campano, quindi il secondo di Cappello del prete di Annecchia dei Monti Lattari alla birra con purea al tartufo nero campano ed infine il dessert: Tiramisu al biscotto di Castellammare, fico secco cotto con tartufo nero campano. In abbinamento ci saranno i vini: Caprettone Volo 31 di Tenute La Mura; Lacrimanera di Cantine Olivella e lo Scacciapensieri di Cantine Bambinuto. Durante la cena verranno distribuite ai partecipanti alcune importanti pubblicazioni sul Tartufo realizzate dall’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania.