L’Assessore ai lavori pubblici Anna Iaccarino: «Puntiamo a potenziare, specie per i più giovani, le possibilità di svago, divertimento e sport»
Lavori pubblici, in chiusura di 2024 prendono il via i lavori di sistemazione del Campetto scoperto della Scuola Media Amalfi. Si tratta di un intervento atteso da diverso tempo e che lo renderà più sicuro.
L’Assessore ai lavori pubblici Anna Iaccarino sottolinea: «Il campetto, al termine degli interventi, tornerà ad essere uno spazio per fare sport a scuola, ma anche per fare sport fuori dall’orario delle lezioni. Punteremo, poi, a completare la riqualificazione di tutti gli spazi esterni al Plesso».
La scuola di Via Ciampa, infatti, vanta una buona superficie di spazi scoperti che però, nel tempo, sono stati poco valorizzati per le attività all’aria aperta.
Restando in tema di opere pubbliche destinate allo sport, l’Assessore Anna Iaccarino ufficializza la decisione, formalizzata con una delibera di giunta approvata agli inizi di dicembre, di destinare un finanziamento bandito dalla Città Metropolitana di Napoli, alla sistemazione del campo sportivo di Pozzopiano, in modo da renderlo, in breve, quantomeno fruibile: «L’area richiede interventi molto rilevanti sia come tipologia sia come costi – spiega l’assessore – ma, in attesa della consegna della progettazione che definirà le opere più idonee e mentre si cercano i giusti canali di finanziamento, cogliamo l’occasione per renderla nuovamente utilizzabile».
Va ricordato che l’intero complesso di Pozzopiano ha avuto una storia travagliata sin dalla sua nascita risalente a diversi anni fa, con un lungo contenzioso giudiziario che ha portato alla demolizione della struttura coperta. Da allora quello che era un gioiello si è trasformato in un problema per tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute al governo della Città. La rinascita di quell’area, laddove dovesse concretizzarsi, si tradurrebbe in un punto decisamente importante, sia sotto il profilo politico che amministrativo.
L’Assessore ai Lavori pubblici aggiunge: «L’iter è complesso, ragioniamo per step: il primo è rendere lo spazio almeno fruibile. Il secondo è quello di dotarsi finalmente di una progettazione valida sotto tutti i punti di vista, compreso quello delicato dell’accessibilità. Per ora siamo focalizzati su questo. Per il resto, con le azioni sino ad ora messe in campo, confermiamo, nel settore delle opere pubbliche, l’impegno a dare più attenzione alle esigenze delle nuove generazioni».