Il Sindaco Cappiello e l’Assessore Anna Iaccarino: “Superiamo i disagi della carenza di segnale in modo estremamente sicuro”
Il Consiglio Comunale di Piano di Sorrento ha approvato un nuovo regolamento per l’installazione di antenne telefoniche in città. Questo provvedimento, col piano di localizzazione degli impianti, punta a risolvere l’atavica criticità dell’assenza di segnale telefonico mobile a Piano di Sorrento: un problema dovuto alla totale assenza di impianti sul territorio comunale.
Il nuovo regolamento, con il relativo piano di localizzazione, era uno degli atti a cui la Giunta guidata dal Sindaco Salvatore Cappiello e la maggioranza consiliare hanno dedicato lavoro e impegno alla luce di solleciti a intervenire sul tema che sono giunti non solo all’opposizione che l’aveva inserito nel programma elettorale, ma anche da tanti cittadini, operatori turistici, commercianti, giovani e imprese.
Il Sindaco Salvatore Cappiello ha sottolineato: “La nostra Città, ora, potrà superare il problema della scarsa ricezione telefonica mobile, dovuto all’assenza di impianti sul territorio. Lo farà in modo estremamente sicuro, tutelando la salute dei cittadini. Ai controlli sulle emissioni che, per legge, svolgerà Arpac, si aggiungono quelli che il nostro Comune potrà attuare grazie al nuovo regolamento. E’ una doppia garanzia resa possibile dalla nostra scelta, cioè trattenere come Amministrazione il potere di vigilare sull’installazione delle antenne. I solleciti, giunti da più parti, affinché venisse risolta una criticità quotidiana, adesso hanno una risposta concreta e completa con cui si garantisce il diritto alla salute e quello allo sviluppo del territorio. Potevamo approvare i provvedimenti già a febbraio. Insieme, però, abbiamo colto dalla città richieste di approfondimenti sulla sicurezza degli impianti. Un passo fatto nostro. Intanto, sono entrate in vigore nuove leggi sempre più aperte verso il potenziamento delle reti di telecomunicazioni considerate dallo Stato e dall’Europa fondamentali per lo sviluppo nazionale. Potevamo quindi scegliere di lavarcene le mani, attendendo l’arrivo delle compagnie, ma non è nostro costume. Non si poteva più attendere. La nostra è una città che deve restare protagonista del suo progresso. Sempre”.
L’Assessore alla Pianificazione Urbanistica, avv. Anna Iaccarino, che ha illustrato l’argomento durante la seduta consiliare, ha dichiarato: “Il regolamento fissa paletti e procedure da rispettare per i gestori, individua siti sensibili sui quali non si potranno installare impianti e sancisce il potere per il Comune di commissionare ulteriori controlli.”
I siti, tutti pubblici, per ora, individuati nel piano, sono 4: Municipio, area campo di Pozzopiano, Cimitero comunale e area anas Teresinella. Sono previsti, però, come per legge, adeguamenti periodici e sono individuabili siti alternativi a parità di idoneità.
L’Assessore, in merito al discorso relativo alle emissioni, ha poi aggiunto: “La priorità è la tutela del diritto alla salute e ciò rappresenta la linea guida seguita nel corso delle procedure. Avremmo potuto approvare gli atti a febbraio, ma abbiamo voluto dimostrare che eravamo disposti a ragionare ancora e, in questi mesi, abbiamo ascoltato tutti coloro che ci hanno sottoposto i loro dubbi. L’attività di monitoraggio sarà costante e verrà fatta seguendo la legge. Peccato che, nonostante la nostra proposta di aprirci alla minoranza, superando, almeno su questo argomento così sentito, le divergenze, questa abbia deciso di non apportare alcun contributo o alcuna proposta.”
L’argomento infatti è stato licenziato con il voto favorevole di tutta la maggioranza e con il voto contrario di tre componenti della minoranza. Risultavano invece assenti, sempre per il gruppo “Piano nel cuore” i consiglieri Pasquale D’Aniello e Gabriele Di Filippo.
L’assessore Anna Iaccarino ha infine chiarito: “Le compagnie dovranno presentare progetti, uniformati ai principi dettati, e dotarsi di tutti i permessi e le autorizzazioni previsti. I recenti aggiornamenti della normativa nazionale, in linea con le indicazioni europee, ampliano ulteriormente i margini di manovra per i gestori telefonici che possono superare regolamenti non conformi alle esigenze di copertura e veti delle amministrazioni locali. Avremmo potuto lavarci le mani, noi abbiamo preferito assumere una posizione a tutela del nostro territorio e dell’intera collettività trovando un equilibrio tra il diritto alla connessione e quello alla salute, a dispetto di strumentalizzazioni subite, in questo periodo, in modo non corretto».