La pizza di Errico Porzio: quando la regina di Partenope diventa un marchio da esportare

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Da Soccavo alla conquista dell’Italia. Una storia che ha il sapore della pizza verace e quello dell’amore per il proprio lavoro. Un amore incondizionato che magari porta un ragazzino di Soccavo, quartiere periferico di Napoli, al centro del mondo enogastronomico. E ancora oggi che ha collezionato l’apertura di ben otto pizzerie tra Campania e Lazio, Errico Porzio parla della sua avventura con incredulità. Mai avrebbe pensato, quando 15enne accompagnava il papà a lavorare nella pizzeria dello zio, che quel che gli sembrava un gioco sarebbe diventato il suo motivo di vita. Anzi in quegli anni, l’impasto ed il forno, anni restano un semplice passatempo. Poi la svolta intorno ai 18anni quando va a lavorare presso alcune pizzerie di Posillipo e la decisione a 20anni di aprire una pizzeria propria nel quartiere di origine. Così nasce la prima pizzeria di Errico Porzio che propone solo pizze da asporto. Un lavoro che lui stesso definisce massacrante per l’impegno che ci vuole per rispettare gli ordini e gli orari di consegna. Ma è quell’impegno totale che fa maturare l’amore per un mestiere che può dare grandi soddisfazioni. E le prime soddisfazioni arrivano con l’apertura della pizzeria al Vomero. Da quel momento inizia ad essere conosciuto oltre i confini rionali e soprattutto inizia ad essere apprezzato per la sua ottima pizza. E li capisce che può sdoppiarsi grazie all’aiuto dei suoi collaboratori istruiti con apposite lezioni e quindi garantire stessi standard e stesso sapore anche da lontano. E’ così che il ragazzino di Soccavo si trasforma da ottimo pizzaiolo a imprenditore di successo. Una volta collaudato il meccanismo non resta che trovare un locale libero in posizione centrale e l’eccellente pizza di Errico Porzio è pronta a sbarcare in vari luoghi della regione. Ovviamente è fondamentale la formazione professionale che parte dall’arte dell’impasto che con naturalezza Porzio riesce a trasmettere ai suoi collaboratori e si conclude con il governo del forno e la relativa cottura delle pizze. Poi i collaboratori diventano gli ambasciatori delle sue pizze che dovunque vengano gustate hanno lo stesso sapore. Quindi dopo il Vomero arriva Aversa e Salerno dove Porzio riesce a proporre il vero gusto della pizza partenopea, conquistando subito il palato ed il cuore dei salernitani. Quindi arrivano le pizzerie di Roma, Formia e Caserta dove Porzio si spinge con successo. La sede più prestigiosa resta quella aperta sul lungomare Partenope a Napoli perché, trovandosi nel cuore della città che è ritenuta a giusta ragione la capitale mondiale della pizza, è la più rappresentativa. Il maestro Porzio fondamentalmente si dedica alla sperimentazione degli impasti ed alla scuola. Ma continua ad infornare in giro per le sue pizzerie controllando che in cucina tutto proceda secondo le sue regole. Regole che sono riuscite a far diventare la regina di Napoli un marchio da esportare.