È la storia più letta al mondo, una sorta di “manuale dello spirito” per grandi e bambini. «Il piccolo principe» di Antoine de Saint-Exupéry è un viaggio meraviglioso alla ricerca del senso della vita. E qual è il luogo migliore per intraprendere i viaggi più belli? Naturalmente il Museo Nazionale ferroviario di Pietrarsa dove sabato 16 marzo gli amici di «Ma dove vivono i cartoni?» portano in scena «Il mio Piccolo Principe». Un’avventura straordinaria, nello stile della compagnia, durante la quale le famiglie potranno divertirsi, emozionarsi e sognare. Protagonisti, grandi e piccini, insieme al Piccolo Principe delle peripezie contenute nella trama: l’incontro con l’aviatore precipitato nel deserto che deve disegnare una pecora, la scoperta di personaggi fondamentali come il Re e La Rosa che accompagneranno il personaggio nell’avventura che mira al ritorno sull’ asteroide da cui è precipitato. Un viaggio di formazione, con molti simboli, in cui il bambino principe passerà dall’età ingenua a quella più matura, comprendendo tante cose della sua vita e delle relazioni interpersonali. E comprenderà soprattutto che l’importante nella vita non è ciò che si riesce a possedere ma i legami indissolubili che si stringono durante il percorso dell’esistenza. Un viaggio interiore che potranno vivere i piccoli partecipanti, insieme ai propri genitori, attraverso un percorso immersivo e interattivo nei padiglioni di Pietrarsa, tra le storiche locomotive e il loro antico fascino. Sarà come viaggiare davvero a bordo dei treni, divertendosi e nello stesso tempo compiendo un percorso educativo e formativo. La storia, infatti, sembra pensata per bambini ma in realtà ha un profondo assunto rivolto anche agli adulti. Attraverso simbolismi e metafore, infatti, rivela gli aspetti più profondi di valori fondamentali per l’animo umano, come l’amore e l’amicizia e come spesso bisognerebbe cogliere le sfumature della vita non guardando che con il cuore. Ancora un evento di grande spessore, quindi, ideato e realizzato da «Ma dove vivono i cartoni?», team leader Aurora Manuele, direttore artistico Francesco Chiaiese, che è anche un monito a riflettere in una società sempre più mordi e fuggi. Inoltre, i partecipanti potranno anche approfittare per visitare la prima ferrovia d’Italia, la Napoli-Portici, lo spettacolare giardino borbonico e affacciarsi alla balconata esterna dove è ammirabile tutto il Golfo di Napoli.
«Una storia per ragazzi – dicono gli organizzatori – in cui la fantasia esplode tra pianeti e personaggi animati e non, ma che rappresenta una sorta di “educazione sentimentale” anche per gli adulti. Ogni nostra avventura è unica nel suo genere perché noi, per i nostri spettatori, ci mettiamo il cuore tutto intero, ogni volta».