Degustazioni e convegni con la partecipazione dello chef Alfonso Iaccarino ed il pizzaiolo Franco Pepe
Vino e cultura mediterranea camminano insieme da oltre 8000 anni. Tanto che la vite ed il suo succo, il vino, sono uno dei simboli più immediati della civiltà che si è sviluppata sulle coste dell’antico mare che bagna l’Europa del sud. Del resto grano e vite, pane e vino, caratterizzano tutto ciò che è legato al mondo del cibo in questa parte di continente che ha saputo rendere il vino un prezioso compagno di viaggio. Tanto da costruirne tutt’intorno un’immensa cultura che dalla produzione arriva agli abbinamenti con il cibo passando per le tecniche di conservazione. Tutto questo goloso e suggestivo mondo ha visto anche la migrazione, insieme agli uomini, delle viti che hanno colonizzato terre lontane dalla loro origini. E proprio questo sarà uno dei temi della due giorni organizzata al Quadriportico dei Teatri degli Scavi Archeologici di Pompei il 2 e 3 settembre. L’evento dal respiro internazionale vedrà la partecipazione di professori universitari italiani e intellettuali stranieri che approfondiranno in un focus, in programma alle ore 18.00 del 2 settembre, “Le antiche rotte del vino dalle origini della Georgia a Pompei. Mentre il giorno 3 alle ore 18.30 vi saranno i saluti del direttore del Parco Archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel che racconterà dell’azienda agricola presente negli scavi e le nuove vigne. Poi alle 19.30 ci sarà un dibattito che vedrà la partecipazione dello chef pluristellato Alfonso Iaccarino, il maestro pizzaiolo Franco Peppe, considerato il numero 1 al mondo, ed il docente universitario Alex Giordano che parleranno di dieta Mediterranea e saperi, sapori, scienze e tecnologia al servizio dell’alimentazione. Quindi alle ore 21.00 ci sarà la “Lectio Magistralis” dal titolo “Un viaggio nel passato per capire il vino”, tenuta dal presidente dell’OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) Ordinario di Enologia Università Federico II di Napoli, prof. Luigi Moio. Ed infine alle 23.00 una Narrazione dedicata a “Dioniso all’ombra del Vesuvio”, a cura dell’archeologo Mario Cesarano della Soprintendenza Archeologica di Napoli. video operatore Giulio Testa. Ma nella Pompei che già oltre 2000 anni fa era il crocevia commerciale dei vini che arrivavano dal medio oriente o dai paesi del mediterraneo, non si poteva organizzare un evento così importante senza una grande degustazione di vini. In tutte e due le serate a partire dalle ore 18 e fino alle 23 si potranno assaggiare (pagando un ticket di entrata) i vini di oltre 40 aziende, 5 Consorzi di Tutela del Vino della Campania: Vitica Caserta, SannioDop, Vesuvio Dop, Vini d’Irpinia e Salernum. Un viaggio che porterà fino alle vigne della Georgia, Cipro, Libano, Grecia, grazie alla collaborazione delle Ambasciate di Georgia, Grecia e Cipro, ed il contributo dell’Ambasciata italiana a Tbilisi. Ci sarà anche la riproduzione dell’antica focaccia di Pompei a cura del cuoco e storico della cucina napoletana Antonio Tubelli in collaborazione con l’Alberghiero di Vairano Scalo.