Tenero come l’impasto, la crema per i dolci, le brioches, o la mozzarella per le farciture. Ma croccante come il pane caldo, i biscotti della nonna, le freselle o il cornicione delle focacce. Tenero e croccate due aspetti dell’arte bianca che si completano a vicenda. Le due facce di tutto ciò che passa per il forno. L’aspetto esteriore e visivo della fragranza, dei profumi e del sapore di quello che si impasta in una moderna e fornita panetteria. Del resto “Tenero e Croccante” è proprio il nome del forno che ha aperto da qualche settimana in via degli Aranci a Sorrento. Ma non è una novità assoluta per la costiera. Perché il negozio di Giuseppe Boccia ha sfornato bontà per un decennio nella parte alta di Massa Lubrense, precisamente a Sant’Agata sui due Golfi. Ora si è spostato a Sorrento con una veste totalmente nuova. Sia in termini di attrezzature e tecnologie che in termini di scelte che riguardano le golose offerte. Le attrezzature sono all’avanguardia con forni sempre accesi e pronti ad ingoiare quello che Boccia impasta sul piano mobile collegato con le bocche dei forni. Poi c’è uno contenitore speciale per le lunghe lievitazioni, fino a 36ore, degli impasti del pane preparato con lieto madre e per l’impasto delle pizze che qui hanno assunto un ruolo da protagoniste. Si perché la novità più interessante rispetto all’esperienza di Sant’Agata riguarda proprio le pizze al taglio e le focacce. Qui è uno sfornare continuo di pizze calde e fragranti, dall’alba al tramonto. In ogni momento della giornata arrivano nelle vetrine del banco pizze dai mille sapori e colori. L’ortolana, la margherita, la marinara, quella con pomodorini, rucola e scaglie di grana, quella con la mortadella e pistacchio, la capricciosa e tante altre ancora si alternano continuamente nell’invitante vetrina. C’è anche uno spazio all’aperto, con tavolini, per gustare le focacce ancora calde e fumanti. Poi, ovviamente, c’è il pane preparato con lievito madre e farina mista o integrale, spesso impreziosito con semi di sesamo o finocchietto. Quindi ci sono i panini classici che vengono sfornati più volte al giorno ed un’infinità di biscotti, grissini, freselle tipo Gragnano, i biscotti di Castellammare, i taralli sugna e pepe. Ma qui, in questo piccolo tempio dei lievitati, c’è anche spazio per i dolci, a cominciare da quelli per la colazione mattutina. Quindi graffe, bombe con crema, croissant e brioches aprono la giornata per proseguire con crostate al cioccolato o marmellata, plumcake e torte su ordinazioni. Nei periodi delle feste natalizie e pasquali arrivano anche i panettoni, i roccocò, le colombe, tra cui spicca la Sorrento, ed i tortani e casatielli a completare un offerta che abbraccia a trecentosessanta gradi tutto il grande e goloso mondo dell’impasto. Nella foto il patron Giuseppe Boccia con le collaboratrici addette al banco