E’ stato il coreano Jun Hwan Yu, in gara nella categoria Stg, Specialità Tradizionale Garantita, ad aggiudicarsi il titolo di Campione del Mondo dei Pizzaiuoli, nel corso della XX edizione del Trofeo Caputo. Il primo premio nella categoria Pizza contemporanea è andato a una donna: la giapponese Madoka Shibamoto. “Vince l’Oriente e vince lo stile italiano” afferma Antimo Caputo, Ad del Mulino partenopeo. “Dalla moda al design, dal cibo alle auto, l’Italia è guardata, ammirata e presa ad esempio. Noi, che abbiamo girato il mondo con la Caputo Cup, abbiamo raccolto il forte desiderio dei concorrenti di partecipare, di macinare chilometri per tentare di vincere. Gareggiare a Napoli, che resta la capitale della pizza, rimane il sogno di molti. La nostra città, all’estero, è vista come il luogo dell’alta gastronomia, la culla della pizza. Oltre alla maestria dei tanti nostri pizzaiuoli abbiamo una virtù: sappiamo cogliere il bello della vita, amiamo partecipare alle competizione, ma lo facciamo con gioia. A Napoli il Campionato Mondiale dei Pizzaiuoli non è solo gara, è anche festa, condivisione, incontro di persone e di saperi. ” Questa XX edizione, che si è svolta, nel corso del Pizza Village, nella nuova sede della Mostra d’Oltremare, location accogliente e ben strutturata, ha visto avvicendarsi ai forni, nel corso di tre giorni, ben 500 partecipanti, di cui 40 donne, provenienti dai 5 continenti. Cina, USA, Korea, Giappone, Messico, Slovenia, Israele, Nuova Zelanda, Uruguay, Macedonia, Germania e Taiwan sono solo alcuni dei paesi in gara. L’organizzazione delle competizioni è stata curata dall’Associazione Pizzaiuoli Napoletani, presieduta da Sergio Miccù. Le sezioni di gara nelle quali si è articolata la competizione sono state: Pizza Napoletana S.T.G. – Trofeo Caputo, Pizza Classica, Pizza in teglia, Pinsa/metro/pala, Pizza di Stagione, Pizza senza glutine, Pizza juniores, Pizza fritta, Pizza Contemporanea, Pizza Americana e la categoria delle Acrobatiche: Pizza più larga/veloce/ freestyle, Trofeo delle Nazioni. Nel corso di vent’anni, si è assistito ad una continua evoluzione: competenza tecnica crescente, sempre maggiore attenzione alla selezione delle farine, che vengono scelte ad hoc per ogni categoria, accuratezza nell’assortimento degli ingredienti per i topping. Se in passato, ognuno tendeva a mantenere il riserbo sui propri “segreti” di lavorazione, oggi i giovani amano confrontarsi apertamente, mettere a punto nuovi stili e apprendere gli uni dagli altri.
I vincitori delle altre categorie:
– Pizza Classica: Claudio Vicanò
– Pizza in teglia: Stefano Caiazza
– Pinsa/Metro/Pala: Carmine Argenziano
– Pizza di Stagione: Daniele Atonna
– Pizza senza glutine: Nunzio Gallo
– Pizza juniores: Ivan Celio
– Pizza fritta: Ciro Magnetti
– Pizza americana: Anthony Berghela
Gare acrobatiche
– Pizza più larga: Giorgio Nazir
-Pizza più veloce: Saverio Labate
-Freestyle: Giorgio Nazir
Trofeo delle Nazioni: Croazia
Trofeo Rosso Pomodoro: Salvatore Iorio