Sarà una sfida di respiro internazionale la seconda edizione del contest “Mille&UnBabà”, che si svolgerà a Napoli il 20 marzo presso il Renaissance Naples Hotel Mediterraneo. A contendersi il titolo per il miglior Babà contemporaneo, accanto ai maestri pasticceri italiani, scenderà in campo anche un maître pâtissier francese. L’evoluzione del Babà si intreccia alla storia e alle tradizioni di Polonia, Francia e Italia: nato dall’elaborazione di un dolce originario della Polonia (babka ponczowa), fu portato dal re Stanislao Leszczyński alla corte del suocero, il re di Francia Luigi XV. Presso la corte francese assunse la tipica forma “a fungo” per iniziativa del celebre pasticcere Nicolas Stohrer, giunto a Parigi proprio al seguito di Maria Leszczyńska. La sorella di Maria Antonietta, Maria Carolina d’Austria, moglie del re di Napoli Ferdinando IV di Borbone, portò questo dolce dall’aspetto “esotico” nel Regno delle Due Sicilie dove riscosse subito un enorme successo. Tanto che a Napoli, da sempre crocevia di mode, culture e stili, il babà andò incontro a una diffusione capillare, fino a diventare uno dei simboli della pasticceria partenopea. “Affiancare i grandi nomi della pasticceria italiana alle giovani promesse è una missione che perseguiamo da anni ” spiega Antimo Caputo, Ad dell’omonimo Mulino, che aggiunge: “Le giurie dei nostri contest sono sempre di altissimo livello e il contributo dei giurati è fondamentale per stimolare le nuove leve ad alzare costantemente l’asticella. D’altra parte, questi concorsi offrono l’occasione di rivedere le ricette tradizionali, dando loro un taglio più moderno e adeguandole alle nuove esigenze nutrizionali nonché ai cambiamenti del gusto.Ci piace focalizzare l’attenzione sui dolci della tradizione rivisitati in chiave contemporanea e, sinceramente, le proposte sono sempre molto interessanti”. Chi sono i pasticceri che, quest’anno, si sfideranno per il riconoscimento del miglior Babà contemporaneo? Eccoli: il toscano Luca Borgioli, della “Pasticceria Gabardina” di Montemurlo, in provincia di Prato; la vicentina Beatrice Busatta della pasticceria “Babu dolce e salato”; Guglielmo Cavezza, titolare della pasticceria “Mommy Cafè” di Cicciano, in provincia di Napoli; il francese Jean Christiansen, de Le Carré Francais di Roma “una brasserie parigina, una boulangerie artigianale e un piccolo food market con prodotti d’eccellenza”; Giuseppe Cristofaro della pasticceria “Barbato” di Frattaminore; Roberto Maturo de “La Dolce Sosta” di Cusano Mutri, in provincia di Benevento; Alessia Rosellino di Pompei, in forza presso la pasticceria “Dulcis in Pompei”; Fabio Scozzafava, esperto di panificazione e pasticceria senza glutine presso il “Ristorante Felice” di Lucca e Maria Varone, Pastry Chef dell’”Hilton Sorrento Palace”. A giudicarli saranno: Antimo Caputo, AD dello storico Mulino napoletano; Sal De Riso, presidente dell’AMPI, la prestigiosa accademia che riunisce i migliori pasticceri d’Italia; Salvatore Capparelli, titolare dell’omonima pasticceria nel centro storico di Napoli, considerato, in città, uno dei maestri di questa specialità; il veneto Carlo Pozza, uno dei membri fondatori dell’ Accademia Maestri Pasticceri Italiani e creatore, assieme ad altri colleghi berici, del dolce simbolo vicentino: La Gata e Sabatino Sirica, vero e proprio patriarca della pasticceria partenopea.
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