Dai murales di denuncia sociale, ai lavori ispirati ai protagonisti dello star system e al repertorio della classicità che si misura con l’attualità
I murales di denuncia sociale, ma anche i lavori ispirati ai protagonisti dello star system e al repertorio della classicità che si misura con l’attualità: sono alcune delle opere dell’artista pompeiano Nello Petrucci inserite nella mostra “Profili”, che fa tappa a Desio (Monza), presso la sede del Museo Scalvini, nella suggestiva cornice di Villa Tittoni. È qui che sabato 4 marzo 2023 dalle ore 17 è in programma l’opening. L’esposizione, a cura di Chiara Canali, con testo critico di Luca Beatrice, è promossa da Contemply Art & Investment e sarà visitabile fino al 26 marzo 2023. Nell’ambito di “Profili” vengono riproposte in forma espositiva, come stampe Giclée su carta Fine Art, alcune delle azioni di street art ideate da Petrucci per il contesto urbano e realizzate in forma estemporanea in diverse città italiane e del mondo, utilizzando la tecnica prediletta dell’halftone. È il caso del murales di denuncia, realizzato a Miami durante Art Basel, a favore Chico Forti, l’italiano da vent’anni incarcerato ingiustamente negli Stati Uniti e che da tempo sarebbe dovuto tornare in Italia. Oppure nell’intervento dedicato al boom degli Nft (Bit Vs Nft), realizzato a Venezia nel 2021, in cui Petrucci paragona il nuovo mercato della blokchain a un Far West in cui due pistoleri si affrontano faccia a faccia per accaparrarsi i reciproci bottini di crypto valuta. Numerosi i lavori di accusa e polemica nei confronti delle atrocità della guerra e dell’assurdità dei regimi totalitari (Love Park, Tank Washing, Deliveries, Fight), dal dramma delle madri afghane che lanciano i figli ai militari britannici oltre il filo spinato, all’incongruenza di un soldato ucraino che fa sfoggio di un fucile davanti a una ragazza sdraiata in un parco. Al Museo Scalvini di Villa Tittoni di Desio, Petrucci presenta anche una selezione di opere pittoriche a collage e décollages che mostrano una sovrapposizione e stratificazione di frammenti di affiche e brandelli di locandine ritrovate per strada, oltre che di pubblicità, poster, manifesti e altri segni della comunicazione di massa. Questo sfondo vivace ed elettrizzante, quanto le luci e le insegne della città di New York che ha scelto quale sua seconda città elettiva, costituisce il background sul quale si susseguono le opere dedicate ai profili dello Star System: attori (da Marcello Mastroianni a Raffaele Viviani), registi (da Sergio Leone a Francis Ford Coppola), musicisti (Tom Waits) attraverso cui Petrucci racconta la sua fascinazione verso le locandine cinematografiche e la sua seduzione nei confronti del mondo della celluloide. Al tempo stesso i collage e décollages pittorici sono espedienti espressivi per giustapporre il repertorio della classicità al bombardamento visivo dell’attualità: sono i volti in pietra e in bronzo ritrovati a Pompei ed Ercolano o rinvenuti nei musei di archeologia di tutto il mondo, vestigia di un passato lontano nel tempo ma ancora presente e vivo. La mostra è accompagnata da un catalogo di 144 pagine e 100 immagini a colori, edito nel 2022 da Silvana Editoriale, con testi di Luca Beatrice, Giovanni Boccia, Chiara Canali, Luigi Giordano.