Marisa Laurito è stata riconfermata alla direzione artistica del Trianon Viviani di Napoli per il 2023-2025: lo ha deciso il cda della fondazione teatrale dopo l’esame delle sei candidature pervenute, in risposta all’avviso pubblico per la manifestazione di interesse a ricoprire l’incarico. Per il presidente Gianni Pinto e i consiglieri Igina Di Napoli e Antonio Roberto Lucidi, la decisione è stata adottata perché la candidatura interpreta “compiutamente la missione statutaria della fondazione di valorizzazione e promozione della canzone napoletana e del patrimonio musicale e di teatro musicale di ieri e di oggi”. “Sono stati anni molto complessi per i lavoratori dello spettacolo, e anche per noi, ma grazie alla Regione Campania e all’attenzione del governatore De Luca nei confronti della cultura, siamo riusciti a continuare a lavorare bene e a produrre con impegno e forza” dice l’attrice. “Ringrazio la Città metropolitana, il sindaco Manfredi e soprattutto il cda e il presidente Pinto, che hanno di nuovo abbracciato un mio progetto. Metterò tutta l’energia che possiedo per dirigere il Trianon Viviani e accompagnarlo in questo nuovo triennio al successo che merita, sia per la sua storia, che per la visibilità nazionale guadagnata in questi ultimi anni, grazie anche a operazioni di grande qualità e respiro internazionale”. Il Trianon Viviani si trova nel cuore di Napoli: Forcella, “un quartiere – ricorda Laurito – che fu frequentato da nobili, abitato da una regina, e vissuto da grandi artisti. Oggi rigenerato quotidianamente dall’associazione l’Altra Napoli e dall’associazione commercianti A’Forcella, e da tante altre forze positive, pubblico compreso. Non posso non ringraziare tutti gli artisti che hanno accompagnato con entusiasmo e competenze la sua rinascita a tempio della canzone napoletana. I miei due speciali compagni di viaggio, Nello Mascia e Davide Iodice. Grazie a tutte queste forze positive, e a tutti quelli che con me condividono questo lavoro con passione. Sono sicura che diventerà sempre più un polo culturale importante per la nostra grande tradizione musicale napoletana di ieri e di oggi”. (fonte ANSA).