La papaccella napoletana, presìdio Slow Food, è un peperone, dalle bacche piccole, un po’ schiacciate e costolute (perciò si dice riccia), molto carnosa e saporitissima: ideale per le conserve tradizionali sottaceto oppure sottolio. Oggi, i mercati sono invasi da peperoni ibridi, pressoché identici morfologicamente alle papaccelle di un tempo. In realtà riconoscerle è facile: le papaccelle veraci sono piccole, raggiungono al massimo i 10 cm. di diametro. Le bacche hanno colori decisi che variano dal verde intenso al giallo fino al rosso vinato. La dolcezza della polpa è l’elemento peculiare che la distingue da altre varietà di aspetto simile ma dal gusto decisamente piccante. Il profumo è particolarmente intenso. Possono essere consumate fresche, arrostite, saltate in padella, oppure al forno, farcite con il classico ripieno di tonno o alici salate, olive, mollica di pane, uvetta, pinoli, pomodorini e capperi. Quelle sotto aceto sono invece l’ingrediente principe dell’insalata di rinforzo.