Liberi. Completamente liberi di comportarsi come meglio si crede. Non ci sono regole per la festa più laica dell’anno. Tantomeno tradizioni da rispettare. Perché, nell’ultimo giorno dell’ultimo mese del calendario, l’unico precetto sono gli auguri. Per strada, in casa, al Grand Hotel, in pizzeria o in piazza a ballare e sentire musica, l’ultimo giorno dell’anno si festeggia senza condizionamenti, secondo gusti e usanze personali. Anche per il cenone sono abolite tutte le tradizioni tipiche dei menù dei giorni di festa. C’è un solo comandamento: lenticchia beneaugurati e brindisi finale. In cucina, dunque, è la fantasia a farla da padrona e la tavola del cenone di San Silvestro diventa un trionfo di creatività, molto lontana da quella del Natale che pretende la tradizione in primo piano. Quindi, crostacei innanzitutto, quelli pregiati che partono dall’aragosta per finire ai prelibati gamberetti, passando per astici, mazzancolle, scampi e gamberoni blu. Anche in tempi di crisi, per questa cena, a tavola ci vuole un segno di benessere che porti fortuna per i prossimi 12 mesi. Ostriche scampi o salmone che siano, anche solo un assaggio. La loro presenza diventa necessaria per accompagnare quell’ottimo vino conservato da tempo per questa speciale occasione. Al ristorante la musica non cambia. Anzi gli chef propongono particolari menù quasi tutti dedicati interamente al mare e tutti ispirati dalla massima creatività, come quello dello chef Antonio Donnarumma del ristorante sorrentino lo Schizzariello. Del resto il rinomato locale, del centro storico, gestito da Giovanni Aversa e Giuseppe Coppola ormai si pone tra i più interessanti di Sorrento e dopo i primi anni di rodaggio è entrato a pino titolo nella hit parade dei ristoranti cittadini. Lo dimostra, anche, il menù del cenone di fine anno che mette insieme territorio e fantasia, la qualità della materia prima e la mano leggera dello chef che apre le danze con un aperitivo di Ostriche con caviale di prosecco. Mentre gli antipasti dal tono esotico in salsa mediterranea sono: il Tentacolo di polpo arrosto con gelè di lenticchia rosse e scarola alla napoletana ed il Gambero blu in pasta kataifi, bisque al pepe rosa e salsa alla mela verde. I due primi spaziano tra riso e pasta fatta a mano con il Risotto (acquerello riserva) con cicale di mare e finocchietto selvatico ed il Rollè di crepes ripieno di gallinella di mare all’acqua pazza con patate su letto di rapa rossa. Il secondo, leggero ma gustoso è una Girandola di rombo con carciofo romano alla doppia consistenza. Poi c’è il Baccalà fritto. Quindi i Dolci natalizi ed il dessert Schizzariello Surprise. Chiudono, per l’immancabile augurio al nuovo anno, lo zampone e lenticchie ed il brindisi finale.