Sono stati tre giorni intensi, ricchi di eventi volti a valorizzare i prodotti tipici di Trecase e la bellezza non solo del suo territorio, ma dell’intera area vesuviana.
”Tre per Cento!” è il motto coniato per valorizzare l’ultimo nato nella famiglia dei Presidi Slow Food, il Pisello Centogiorni, e creare, così, un tris unico insieme al pomodorino del piennolo del Vesuvio e al vino piedirosso.
L’evento “Tre per Cento! Festival della Bellezza Vesuviana”, fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale e svoltosi grazie al contributo della Città Metropolitana, è partito già venerdì sera con Ettore Di Caterina, guida ambientale che ha raccontato la storia dell’eruzione del 79 d.C. in una pièce teatralizzata, con immagini di repertorio e ricostruzioni in 3D volte a far comprendere non solo i rischi che porta sempre con sé un vulcano, ma anche che la grande fertilità di questi suoli è dovuta proprio all’attività piroclastica del Vesuvio.
Sabato 15 è stata la giornata più intensa, con i laboratori del gusto tenuti da Slow Food, durante i quali la cittadinanza ha potuto degustare dell’ottimo pane vesuviano con la crema di baccello del pisello centogiorni, le conserve di pomodorino del piennolo e la confettura di albicocche del Vesuvio. I cittadini intervenuti sono stati anche dotati di tracolla e calice per degustare, presso lo stand organizzato perfettamente dal MAVV i vini messi a disposizione dal Consorzio di Tutela Vini del Vesuvio, al fine di raccontare la biodiversità del Vesuvio anche notando le differenze del piedirosso a seconda dell’areale di produzione.
Non solo degustazioni, ma anche momenti di approfondimento con un convegno sulla viticoltura millenaria di Trecase, dove si è parlato sia della storia del piede franco, ma anche del futuro, con la prossima apertura del Museo del Vino.
Un convegno reso particolarmente interessante grazie alla presenza di relatori di alto profilo come la giurista ed esperta agroalimentare, Giovanna Sangiuolo, l’economista Pasquale Persico, Eugenio Gervasio, Presidente del MAVV e Maria Lionelli, Fiduciaria Slow Food Vesuvio.
Si è continuato, poi, con lo show cooking organizzato in maniera davvero impeccabile dall’Istituto Alberghiero “Graziani” di Torre Annunziata e dedicato alla cottura di una gustosissima pasta e piselli centogiorni, per poi concludere la serata con l’esibizione de “I Vesuviani”, gruppo di musica tradizionale e vesuviana.
Il Festival, coordinato da Yuri Buono, è continuato anche la domenica mattina, sempre con i laboratori del gusto tenuti da Slow Food e, in particolare, con uno sul miele vesuviano dedicato ai più piccoli. In tarda mattinata si è poi tenuto il convegno dedicato all’orto vesuviano, visto come scrigno di biodiversità e a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche Vera Verrone dell’Associazione Pisello Centogiorni, la ricercatrice Patrizia Spigno, il tecnologo Antonio Di Donna e Michele Bianco, dottore in agraria e già Funzionario della Regione Campania.
«Sono davvero felice di aver potuto parlare di tutela della Bellezza nella nostra Trecase.» – ha affermato il Sindaco Raffaele De Luca – «La nostra è una cittadina baciata dal sole, che conserva panorami davvero unici e che è in prima fila per la tutela e la valorizzazione del suo comparto agricolo. Siamo consapevoli del fatto che solo con politiche attive nei confronti dell’agricoltura e della viticoltura, si potrà creare un nuovo volano economico, non solo per Trecase, ma per tutta l’area vesuviana. Sono già iniziati i lavori per la costruzione del Museo del Vino, dove i turisti non solo potranno svolgere attività legate alla conoscenza della viticoltura vesuviana, ma da lì potranno raggiungere il Vesuvio con le navette. Trecase diventerà la porta del Vesuvio e sarà pronta ad accogliere e a far transitare verso tutti gli altri comuni vesuviani, più di cinquecentomila turisti l’anno. Trecase significa turismo e ora, tutto questo, non è più una pia speranza, ma una solida realtà».
Visibilmente emozionata anche Maria Lionelli, Fiduciaria Slow Food Vesuvio, ha posto l’accento sul ruolo che potrà svolgere la cittadina vesuviana nel prossimo futuro. «Trecase è la mia città. Questi suoli vulcanici sono quelli che ho calpestato fin da piccola. Essere qui, organizzare qualcosa di così bello e coinvolgente, per me ha un sapore diverso. I contadini custodi che continuano a credere in un sogno, conservando e valorizzando i semi tradizionali, meritano tutto il sostegno possibile, perché è dalle loro mani che questa terra potrà creare un futuro davvero Buono, Pulito e Giusto».