Consiglio comunale a Sarno. Nell’ultima riunione, celebrata lo scorso venerdì, si è insediato il nuovo consigliere Raimondo Milone, eletto a surroga delle dimissioni della dottoressa Maria Bellomo. Tuttavia, l’attenzione era tutta incentrata sul piano urbano del traffico cittadino, che in questi mesi ha suscitato non poche polemiche, non solo da parte dei cittadini, ma anche di tutta la classe politica, eletta a Palazzo di Città, e non solo.
Anche Sarno in Azione infatti, dopo aver augurato un buon lavoro al consigliere Milone, si è espressa sulla tematica, che è particolarmente sentita.
La città dei Sarrastri infatti, a differenza degli altri paesi limitrofi, quali ad esempio Cava de’ Tirreni o Nocera Inferiore, non soffre di particolari situazioni dovute ad ingorghi di vetture nel pieno centro cittadino. O almeno questa era la situazione prima che venisse varato questo piano sperimentale nello scorso mese di giugno.
Per il Terzo Polo sarnese, infatti, risulta necessario “decidere se vogliamo che ci siano aree totalmente pedonalizzate o zone traffico limitato. Ed ancora, cosa vogliamo fare del nostro centro storico? È lì abbandonato. Di tanto in tato ce ne ricordiamo e facciamo qualche manifestazione ma è un lungo corridoio utilizzato per andare da piazza Sabotino a viale Margherita in cui passeggiare con i propri figli se non pericoloso è certamente poco agevole. Infine, come vogliamo superare il “problema” del passaggio a livello di via Roma?”.
Queste le parole del segretario cittadino, Vincenzo Sirica, il quale ha posto l’importanza di alcune domande che deve porsi chi amministra una città per il bene dei suoi concittadini.
La proposta di Azione, dunque, è quella di rivisitare il piano urbano della città, apportando sì dei miglioramenti, che siano però minimali e soprattutto, in visione anche della conformazione del territorio.
“Sarebbe interessante da parte del Comune – ha continuato ancora Sirica – rivolgere un invito ad associazioni, comitati civici e partiti affinché facciano pervenire le loro proposte scegliendo infine quelle più interessanti ed attuandole con professionalità, nel frattempo evitiamo nuove sperimentazioni sulla pelle della cittadinanza. Infine, noi di Azione crediamo che Sarno abbia problemi ben più gravi di cui non si vuole parlare e li si nasconde come la polvere sotto il tappeto. Penso ai problemi di ordine pubblico registratasi negli ultimi tempi ma questi sono gli ultimi di una serie che meriterebbero un’attenzione diversa da parte delle forze politiche. Non abbiamo bisogno di militarizzare il territorio, certamente un controllo maggiore sarebbe importante per restituire ai cittadini il senso di sicurezza, ma la vera battaglia è culturale. Sarno è un paesone che per decenni non ha avuto un luogo di aggregazione socioculturale come un teatro od una sala cinematografica. Il Comune organizzi rassegne teatrali e cinematografiche soprattutto per le scuole di ogni ordine e grado, con appuntamenti quindicinali, alle quali i ragazzi accedano con i loro insegnanti totalmente gratuitamente o con un contributo economico minimo. Piano traffico e crescita culturale della città, forse è sfuggito, vanno di pari passo”.