Da offerta votiva alla dea Minerva fino ad ingrediente principe dei piatti della cucina mediterranea. Un viaggio lungo oltre duemila anni che ha fatto dell’olio d’oliva uno dei simboli delle eccellenze gastronomiche in penisola sorrentina. La stessa presenza costante e millenaria, su tutte le coste del Mediterraneo dell’albero di olivo, testimonia come esso sia diventato l’emblema di un’intera civiltà, anche a tavola. L’olivo ed il suo prezioso succo, l’olio extravergine, oggi rappresentano una pregiata perla dello scrigno dei sapori presenti in costiera. Si, perché nella penisola più famosa e turistica d’Italia, a dispetto di quanto appare, l’economia del posto si regge, oltre che sull’industria dell’ospitalità, anche sulla fabbrica del gusto derivante da un’agricoltura ricca di prodotti di qualità e di antica tradizione. Una realtà che nel tempo ha portato al riconoscimento della Dop all’olio extravergine di oliva che si produce in terra delle sirene. Una terra che è riuscita a legare al proprio nome un prestigioso concorso nazionale: “Il Premio Sirena D’Oro”. Un premio nato alcuni anni fa, per iniziativa dell’ufficio “Sportello informativo agricolo del comune di Sorrento”, e divenuto uno degli appuntamenti internazionali più importanti del settore oleario Ancora una volta la penisola sorrentina si è resa protagonista dell’evoluzione culturale della gastronomia regionale, meridionale e nazionale. Un protagonismo che prende forma da una cultura che parte da lontano, soprattutto lontano da sospetti di forzature e sotterfugi di tipo industriali, tanto cari alle multinazionali agroalimetari. E proprio in questo periodo, con la calma autunnale, con i rumori, del traffico o delle notti in discoteca, che diventano più ovattati, e soprattutto con la natura che riprende fiato dopo l’invasione subita in ogni suo angolo, anche i più remoti, per molti è il tempo della raccolta delle olive. Olive per farne olio extravergine, al pari di una zona agricola che vive dei prodotti della propria terra. Così come succede sulla collina dell’azienda agricola Il Capitolo della Marina di Puolo, dove la famiglia Pollio è impegnata nella raccolta delle olive dagli alberi secolari che cura da due generazioni. Alberi della cultivar Minucciola che con il suo 65% di presenza nell’olio determina la Dop Penisola Sorrentina così come prevede il disciplinare. Qui Marco, Michele e Dolores Pollio, che hanno preso in mano le redini dell’azienda di famiglia, continuano questa antichissima tradizione che affonda le radici nella storia e la stanno trasmettendo, con passione, alla terza generazione per proporre l’antico olio che omaggiava gli Dei che oggi fa onore alla cucina ed alla ristorazione d’eccellenza costiera.