Un incontro decisamente proficuo, quello organizzato dal gruppo Sarno in Azione nel pomeriggio di ieri, al quale hanno partecipato Gigi Casciello, Antonio D’Alessio, Rossella Sessa, Imma Zinnia, Giuseppe Izzo e Stefania Modestino, candidati alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre a sostegno del Terzo Polo di Carlo Calenda.
Al tavolo di lavoro, presente anche il segretario cittadino, Vincenzo Sirica, il quale ha moderato l’evento.
L’appuntamento è entrato subito nel vivo, con la presentazione del programma elettorale e con un unico punto centrale: quello “dell’adesione ad una politica di confronto, che passi anche e soprattutto dalla realizzazione di impegni seri e concreti per l’elettorato e dunque per l’Italia”, come ha affermato lo stesso Sirica.
Ciò che è emerso dagli interventi dei diversi convenuti, dunque, è proprio l’impegno a voler portare avanti quella che è stata l’agenda Draghi, con il Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza, che ha portato l’impegno di spesa da parte del Governo centrale nei confronti del Mezzogiorno a circa 40 punti percentuale. Un dato questo, che certamente servirà per ristabilire equità al nostro Paese. Quello del Terzo Polo, infatti, è un progetto che si basa quasi interamente sulle esigenze del Sud Italia, sull’emergenza energetica, inasprita dal conflitto russo – ucraino, che lascia presagire un inverno tutt’altro che florido, dalla riqualificazione del settore scolastico e soprattutto di quello sanitario, poiché, anche la pandemia, non ha mancato di sottolineare il divario tra una regione e l’altra.
Significativo l’intervento dei due candidati Imma Zinnia ed Antonio D’Alessio, i quali hanno rispettivamente elogiato il carisma dell’ex premier, Mario Draghi, che rappresenterà uno dei capisaldi non per la campagna elettorale, quanto per ripristinare quel rapporto di fiducia con l’elettorato e di meritocrazia, per ciò che concerne i lavori. Per D’Alessio invece, la necessità preponderante sarà certamente quella di riformare il settore scolastico e quello sanitario poiché, “anche se dovrebbe essere l’esatto contrario, scuola e sanità sono due temi completamente dimenticati dalla politica attuale, e così non va più bene”.
Non meno importante, infine, il contatto con l’elettorato, per comprendere davvero quali sono le esigenze dell’Italia, e soprattutto, per lavorare affinché queste possano essere soddisfatte.
E’ per questa ragione che la rete di Azione, che diventa sempre più numerosa, cerca di aprire con l’elettorato un dibattito chiaro, fatto di idee, confronti e ricerca di soluzioni, che dovranno poi riverberare nei territori per poter instaurare, finalmente, il così bistrattato concetto di meritocrazia, anche sul fronte politico.