Nel programma di venerdì 30 settembre l’omaggio a Jean Luc Godard ncon la proiezione di “Bande a part” del 1964
Marco D’Amore, Antonio Capuano e Jean Luc Godard saranno i protagonisti della giornata di venerdì 30 settembre al Napoli Film Festival. D’Amore incontrerà il pubblico prima della proiezione del suo esordio alla regia al cinema “L’Immortale” alle 20.30 nella sala Dumas dell’istituto Francese (via Crispi 86). Ispirato al personaggio di Ciro di Marzio di “Gomorra – La serie”, racconta della sua educazione criminale, di quell’uomo violento e allo stesso tempo tenero e compassionevole, emblema sia del male che dell’eroe. Dopo aver ricevuto il colpo di pistola da Genny, il corpo di Ciro viene buttato in mare e sprofonda nell’oscure acque del Golfo di Napoli. Mentre Ciro si inabissa, i ricordi salgono sempre più a galla. Ed è così che siamo nel 1980, la terra sta tremando, le persone urlano impaurite in cerca di una via di fuga e il boato del terremoto è soffocato nell’acqua. Il palazzo crolla inginocchiandosi sulle sue stesse fondamenta e da sotto le sue macerie proviene il pianto di neonato, miracolosamente ancora vivo. Nel pomeriggio alle 18.45 l’omaggio a Godard con la proiezione di “Bande a part” del 1964 con con Anna Karina, Sami Frey, Claude Brasseur. Considerato una delle pietre miliari della Nouvelle Vague, il film racconta di Arthur e Franz, due cinici parigini, che sono a corto di denaro. Incontrano Odile ad un corso di inglese e la giovane si lascia sfuggire che il maggiordomo di sua zia Victoria custodisce una grossa somma di denaro in un armadio. I due sono attratti entrambi dalla ragazza, ma molto di più dal denaro e progettano di fare un colpo. I due convincono Odile a diventare loro complice. La giovane, dapprima riluttante, accetta, anche perché infatuata di Arthur, ma le cose non andranno nel modo previsto. Alle 17,30 nella biblioteca dell’Istituto Francese, il regista Capuano interverrà alla presentazione del libro “Da una prospettiva eccedente: in dialogo con Antonio Capuano” (ARTdigiland), alla presenza degli autori Armando Andria, Alessia Brandoni, Fabrizio Croce. Quest’opera dialoga con la vulcanica personalità di Antonio Capuano e con la sua opera cinematografica, partendo dall’indissolubile commistione tra la sua dimensione artistica e quella personale, in un corpo a corpo con la sua storia, il suo mondo di appassionate preferenze e altrettanto radicali rifiuti, il suo sguardo singolare e sorgivo sulla vita e sul cinema. Composto da una lunga conversazione, nella prima parte, e da saggi critici nella seconda, il volume “fa esperienza” di Capuano approfondendo di volta in volta la regia e il rapporto con gli attori, la concezione del montaggio, la relazione con il paesaggio e con lo spazio urbano, il senso dell’inquadratura, la dialettica tra scrittura e realtà, l’assillo del tempo; incrociando così la vasta gamma di armonie e disarmonie di un percorso entusiasmante e vitale che eccede costantemente i margini. E rintracciando, come scrivono gli autori, “quel coraggio selvatico e quella autenticità materica che alimentano costantemente il bisogno di andare alla ricerca di una verità delle cose, dentro e fuori di sé”. La 23esima edizione del festival diretto da Mario Violini in collaborazione con Giuseppe Borrone si concluderà sabato 1° ottobre con la proiezione del film “Ricetta Italiana”, del documentario “La pantera delle nevi” e la proclamazione dei vincitori del concorso SchermoNapoli Corti. Per informazioni, prenotazioni biglietti e programma completo www.napolifilmfestival.com oppure è possibile inviare una email a info@napolifilmfestival.com.