La cucina popolare costiera della Taverna Sorrentina di via Capo

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Dagli gnocchi alla zuppa di pesce tutti i piatti della tradizione

Nella foto Alfonso Attianese e Mattia Gargiulo, maitre e osti della Taverna Sorrentina di via Capo

Dai cannelloni alla zuppa di pesce, passando per gli gnocchi e la lasagna. Una carrellata di sapori targata made in Sorrento che racconta di come la gastronomia, al pari della bellezza del paesaggio e dei siti da visitare, sia diventato uno degli elementi trainanti del turismo in costiera. Un motivo in più per affrontare il viaggio. Ed è così che tutti i ristoranti sorrentini hanno acquisito la consapevolezza che con il loro menù propongono qualcosa che completa la visita degli ospiti italiani e stranieri. Anche i locali che si ispirano più alle osterie che ai ristoranti gourmet fanno scelte che vanno in questo senso. E cioè nella direzione della valorizzazione della cucina del territorio e della tradizione popolare. Come succede alla Taverna Sorrentina di via Capo che al lungo elenco di piatti veloci, come il bruschettone o le insalatone dal gusto internazionale di vario genere, ha aggiunto tante pietanze tipiche della costiera, a partire dalla caprese con pomodori sorrentini e fior di latte locale per finire con un grande classico come la parmigiana di melanzane. In mezzo ci sono piatti che esaltano i prodotti tipici e gli ingredienti che questa terra regala da secoli, come gli Scialatielli fatti a mano alla pescatora o con gamberetti e limone di Sorrento, o ancora con le vongole e granella di pistacchio. Poi ci sono gli gnocchi fatti in casa che sposano tanti sughi come il classico sorrentino con pomodoro e mozzarella o con gamberetti e rucola. E ancora gli antipasti come il polpo alla griglia su crema di zucca, le cozze alla marinara, i gamberi sabbiati alla salsa di acciughe e l’immancabile fiore di zucca ripieno di ricotta. Così anche i secondi che si ispirano al mare con la frittura di gamberi e calamari o di paranza o con il filetto di pescato cotto al forno con patate e limone. E perfino i dolci parlano sorrentino con la gustosa Delizia al limone che fa il paio con proposte più internazionali come la Creme brulée o il Tiramisù. Un menù, insomma, che si ispira alla cucina popolare ma strizza l’occhio a preparazioni più attente, tipiche dell’evoluzione gastronomica dell’intera costiera. Del resto non poteva essere altrimenti. Visto che la gestione del locale è curata da Alfonso Attianese e Mattia Gargiulo, due giovani maitre che contano sull’esperienza acquisita in oltre vent’anni di attività nei ristoranti più prestigiosi di Sorrento, dove si sono guadagnati i galloni di maitre grazie alla professionalità ed all’impegno. Ora si sono lanciati in questa nuova avventura che guarda con interesse ai turisti di passaggio; ma senza abbandonare l’dea di proporre il gusto di una terra che con l’arrivo dell’autunno si veste del profumo di fumanti piatti di Ziti spezzati con ragù di genovese, di Baccalà alla Taverna Sorrentina e di Spaghetti con alici fresche e limone.