Da storica pasticceria del corso a ristorate e pizzeria. Una metamorfosi possibile solo a Sorrento. Gustosi miracoli che presuppongono città 
ad alto impatto turistico ed una tradizione gastronomica di spessore. Proprio come succede nella terra delle sirene che ha saputo dirottare il gusto dei turisti, che arrivano da tutto il mondo, verso i prodotti ed i piatti della propria tradizione. E’ così che la famiglia Veneruso, arrivata alla terza generazione con Salvatore e Rosaria, ha saputo aprire le porte, della rinomata pasticceria fondata dal nonno Salvatore nel 1930, al mondo del cibo a tutto tondo. Ed è così che lo storico bar Veneruso di Corso Italia ha aggiunto una pizzeria e ristorante nel locale adiacente ed aperto una suggestiva terrazza che affaccia sulla passeggiata della movida sorrentina e sul giardino di Villa Fiorentino. Una terrazza che si presta anche ad eventi importanti ma che tutti i giorni offre la location per gustare i piatti e le pizze che arrivano dalla cucina e dal forno sottostanti. 
Dalle rinomate delizie al limone alle ottime pizze del maestro Persico Aniello c’è un filo rosso legato alla qualità dell’offerta che dura da circa cento anni. Dopo il nonno Salvatore arriva il figlio Camillo ad ingrandire il bar pasticceria mettendo in vetrina tutto il meglio della tradizione dolciaria partenopea e campana a cominciare dagli ottimi babà per finire con succulento pasticciotto alla crema, passando per la sontuosa sfogliatella. Per non parlare delle pastiere, cassate al forno, torte varie e fragranti biscotti. O ancora delle uova di cioccolato a Pasqua e dei panettoni artigianali e tutto il lungo elenco delle delizie della tradizione a Natale. Ora, con Salvatore e Rosaria Veneruso tutto questo mondo continua orgogliosamente a vivere. Ma nello stesso tempo è possibile gustare una pizza Veneruso con fior di latte, zucchine, pancetta e cipolle croccanti o pizza della Nonna con parmigiana di melanzane o ancora una pizza alla Genovese con cipolle appassite e pancetta, oltre ovviamente a tutto il repertorio classico che parte dalla Margherita e Marinara per finire con la Capricciosa che il maestro Persico, aiutato da Giuseppe Maresca, propone con particolare bravura.
Poi ci sono i piatti che arrivano dalla cucina che spaziano dalla tradizione marinara con il pescato fresco da preparare alla brace o al forno fino a quella classica sorrentina con gli scialatielli o gli gnocchi. Ma un’offerta così varia in uno dei templi sorrentini del dolce non poteva non avere anche un angolo tutto dedicato ai cocktail, long drink e aperitivi vari governato con bravura dal giovane barman Antonio Ciccarelli. Qui vengono preparati invitanti aperitivi accompagnati da golosi stuzzichini che si possono gustare nella nuova ed originale Terrazza Veneruso.