Da macelleria artigianale a università della bistecca Con la Braceria Carlino di Santa Maria la Carità si realizza il sogno della famiglia Abbagnale

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Dall’allevamento alla brace. Un viaggio che racconta della qualità e della bontà della carne. Il sogno di ogni buon macellaio che vuole essere sicuro di quello che propone, fino alla cottura più ideale per ogni tipo di taglio. E questo sogno, con l’apertura della braceria Carlino Superior Beef , di via Petraro a Santa Maria la Carità, si è avverato per la famiglia Abbagnale che con la seconda generazione continua l’egregio lavoro di artigianato della carne. L’avventura però, parte da lontano. Dagli anni ’80, quando Carlo Abagnale mette su la sua prima macelleria artigianale a Santa Maria la Carità. Da allora è stato un crescendo di scelte di qualità che hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda che oggi propone oltre ai migliori tagli di carne di vario tipo, anche una vasta offerta di salumi artigianali, diventando uno dei biglietti da visita del comune che confina con i Monti Lattari. Ma la scelta di buttare il cuore oltre l’ostacolo e lanciarsi anche nell’avventura della ristorazione, arriva solo nel 2021 con la seconda generazione che si impegna nell’azienda di famiglia. E’ così che Andrea Giovanni Abbagnale si trova a collaborare con il padre Carlo ed è così che mettono in piedi un idea forte che coinvolge emotivamente tutta la città. Si perché la braceria Carlino è diventata un po il simbolo del piccolo comune. Un simbolo che attira buongustai da tutta la regione. Del resto non poteva essere altrimenti, visto l’imponente arsenale messo in campo, a cominciare dalla suggestiva e scenografica brace fatta costruire a Madrid da un’azienda specializzata. Poi ci sono le vetrine di frollatura che in bella vista espongono i pezzi che maturano sotto gli occhi dei clienti. Quindi la materia prima che arriva da tutto il mondo e che realizza un’offerta a tutto tondo: dalla carne a km zero proveniente dalle vacche vecchie dei Monti Lattari fino alla più pregiata carne finlandese o giapponese passando per tutti i classici del genere che vanno dalla chianina alla bavarese. Anche le cotture ed i tagli abbracciano un po tutto il mondo arrivando fino al Brasile con la l’Asado e Pichana. In ultimo, ma forse la più importante, c’è la scelta di quello che si definisce capitale umano: il personale. Qui sono tutti professionisti e molti provengono dal mondo delle macellerie e sono diretti egregiamente da Gabriele Sorrentino detta i tempi di frollatura cogliendo, per ogni taglio, il momento giusto per la cottura, passando poi la scena al maestro di brace. Insomma una realtà importante che fa di questo locale una vera e propria università della bistecca. Nel menù ovviamente ci sono anche un po di antipasti come i taglieri di salumi misti e due primi dedicati a sua maestà la carne, con la genovese ed il ragù partenopeo. Ma qui, in questo templio della carne, c’è spazio anche per i panini gourmet. Ovviamente proposti con gli hamburger preparati al momento. Anche la carta dei vini, che privilegia i rossi, è molto interessante con le sue cento etichette.