Cent’ anni di Gassman
Il primo Settembre del 1922 veniva alla luce a Genova il piccolo Vittorio Gassman.
Il piccolo dopo qualche anno sarebbe diventato una assoluta leggenda del cinema, del teatro e della televisione italiana.
Attraversando i cambiamenti storico/culturali di un’ Italia che le Sue graffianti maschere hanno saputo rappresentare in quella stagione di fioritura artistica a 360 gradi. Ricordare un’ opera piuttosto che un’ altra sarebbe probabilmente riduttivo, ma la Grandezza del personaggio risiedeva nel fatto che riusciva a rendere Lirica l’ opera più impensata come leggere i semplici ingredienti di un dentifricio. Impossibile non ricordare il suo modo di leggere Dante che ispirò lo stesso Proietti.
Assolutamente straordinari gli incontri con registi quali Scola, Risi, Monicelli ed altrettanto raffinati i duetti con i colleghi Sordi, Tognazzi, Trintignant per citarne qualcuno.
Ed anche le scommesse vinte con coraggio e con l’ arte come l’ Armata Brancaleone, adesso un film cult, ma che all’ epoca lo stesso Monicelli ci credeva poco.
Ricordando De Filippo è proprio vero che in fin dei conti: “Non ci sono grandi ruoli e piccoli ruoli, ma solo piccoli attori e grandi attori che sanno rendere grandi tutti i ruoli nei quali si misurano”.
Vittorio Gassman è stato Grande nella sua Arte oltre il ruolo, che lo rendeva unico e “mai impallato”
Lieto centesimo Genetliaco Vittorio