Ritorno al passato. O meglio ritorno alla tradizione con un’intelligente conferma della filosofia che da decenni ispira la cucina del ristorante pizzeria La Taverna del leone di Positano. Sono oltre 50 anni che il ristorante della famiglia Guida accompagna le vacanze dei turisti stranieri e le gite dei campani con la bontà e la semplicità dei propri piatti. Una bontà che è rimasta impressa nei ricordi golosi di tanti clienti ma anche in quelli dei patron Antonio Guida e Fortuna Cilento che, con il figlio Giuseppe che dirige la struttura, hanno deciso di rendere omaggio a questi ricordi con un menù degustazione tutto ispirato alla tradizione. Ed ecco che nasce il Menù della Tradizione di 5 portate, con piatti caratteristici della cucina partenopea e costiera ma che, nel tempo, hanno contribuito al successo ed alla fortuna della Taverna. Un menù che mette in tavola piatti tipici ma con piccoli ed essenziali accorgimenti come la parmigiana di melanzane proposta rigorosamente solo in primavera ed in estate. Poi ci sono i Ravioli Capresi con ricotta di bufala e un grande classico come il Pesce all’Acqua Pazza rielaborato con un fondo di pesce alla colatura di alici. Ovviamente chiudono i dolci della pasticcera Filomena Cilento che tra Cheesecake con ricotta di bufala e Semifreddo al torroncino (giusto per citare alcuni classici del locale) completa un’offerta tra le più interessanti dell’intera costiera. Ma le novità del 2022 non si esauriscono con il menù Tradizione. Ad esso, oltre alla carta dove si può scegliere liberamente, si aggiunge anche il menù degustazione Mediterraneo dove lo chef storico della Taverna del leone, Giuseppe D’Urso con il suo aiuto Nicola Cavallaro ha dato il meglio di se proponendo 6 portate tra cui la sua ultima ispirazione: il Polpo croccante alla Nerano, cotto prima sottovuoto e poi con una crosta di pane panko al forno, pesto di zucchine, zucchine disidratate e fonduta di formaggio panaccio di Pezzata Rossa (dalla fattoria Savoia di Roccabascerana, che lavora solo Pezzate Rosse in regime biologico e sostenibile). Anche le pizze che impasta ed inforna il giovane Pasquale Naclerio, talento rap e trap prestato all’arte bianca, seguono la scia della filosofia del locale con la lunga lievitazione, l’uso del lievito madre e di ingredienti di qualità e di stagione. Insomma un gradito ritorno al passato con la mente proiettata nel futuro per proporre, con mano leggera, tante novità da gustare.
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