Si è celebrata lo scorso 12 maggio la riunione di consiglio comunale presso Palazzo San Francesco, sede dell’Ente comunale della città di Sarno. All’ordine del giorno, come punto cardine della seduta, vi erano le interrogazioni che i consiglieri di opposizione hanno rivolto alla maggioranza del sindaco, Giuseppe Canfora.
Sebbene molti punti sono stati toccati con un dialogo dai toni pacati, e su certi aspetti, costruttivo, non è mancata la querelle tra maggioranza ed opposizione, che è terminata con lo scioglimento della seduta, ed una diffida, da parte della minoranza, per fare luce sul rispetto dei termini entri i quali dar risposta alle interrogazioni presentate.
“Le questio presentate dai consiglieri di opposizione ad una maggioranza – ha spiegato Antonello Manuel Rega, capogruppo in consiglio di Fratelli d’Italia – dovrebbero essere evase entro un limite massimo di 30 giorni. Sono state presentate delle interrogazioni anni fa, alle quali non è arrivata ancora nessuna risposta. Tuttavia – ha continuato l’esponente dell’opposizione – il compito di noi consiglieri è quello di portare risposte a quei cittadini che si rivolgono a noi per chiarire dubbi, o che hanno domande. Ignorare i nostri quesiti vuol dire quindi rendere palese un deficit di democrazia, una mancanza d’ascolto alle esigenze dei nostri conterranei”.
Altro punto, che ha portato allo scioglimento della seduta di consiglio, era quello che riguardava il numero legale.
“Nonostante alcuni consiglieri di opposizione fossero assenti, il numero legale, almeno all’inizio del consiglio, era stato garantito. Per cui non ho compreso l’atteggiamento del sindaco, il quale ha sottolineato la condizione, ma quando la stessa opposizione ha chiesto la verifica del numero legale perché alcuni colleghi di maggioranza avevano abbandonato l’aula, la seduta è stata sciolta”.