La Quaresima, che inizia oggi, il mercoledì delle ceneri, nel tempo ha perso ogni richiamo gastronomico; ma anticamente condizionava con rigide regole religiose la tavola in tutte le case, dalle più ricche ed opulenti alle più povere. Poi la chiesa, sotto i colpi della modernità, è stata costretta a rendere tutto meno restrittivo ed oggi, complice anche il consumismo imperante, si è perso quasi ogni divieto e anche ogni tradizione a tavola. I ricordi parlano di pesce povero come le alici, le sarde o addirittura le aringhe affumicate e poi marinate in olio e aglio. E’ così che nasce la frittata di Scammaro, cioè una frittata (senza uova) di spaghetti conditi con capperi, pinoli, acciughe e olive nere. Persino i dolci del periodo erano prepararti solo con l’albume (in quanto il tuorlo era considerato grasso e quindi proibito) e pochi altri ingredienti che facevano nascere semplici ma gustosi biscotti chiamati appunto quaresimali (nella foto) che si trovano nelle pasticcerie artigianali.