A Sarno torna a bruciare il Monte Saro, che svetta sulla città dalla periferia di Episcopio. La città dei Sarrastri torna a vivere lo stesso scempio avvenuto quasi tre anni fa, sempre nello stesso luogo. Anche questa volta, le origini del rogo sarebbero dolose, e nonostante i tempestivi interventi dei volontari della locale Protezione Civile, degli agenti della locale stazione di Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco, le fiamme ed il fumo erano visibili da un capo all’altro del paese. Ettari di bosco sono andati distrutti, e sono a rischio anche tutte le infrastrutture realizzate per mitigare il rischio idrogeologico, nella zona montana che, quel 5 maggio 1998 era stata già messa in ginocchio dai nefasti eventi franosi, che purtroppo hanno portato la cittadina tra le pagine della cronaca nazionale.
Mentre ancora si quantificano i danni, dunque, il primo cittadino fa sapere che presenterà regolare denuncia per fare maggiore chiarezza sull’accaduto.
Anche tra le fila dell’opposizione si solleva la condanna per il gesto, ed è l’esponente di Fratelli d’Italia, Antonello Manuel Rega, a dire che “Sono contento che il sindaco abbia deciso di portare finalmente avanti un’azione di denuncia, che credo avrebbe dovuto essere messa in atto con quegli accadimenti che già in passato hanno sconvolto la nostra città. Il rispetto del nostro territorio equivale al rispetto per sé stessi, ed è per questo che esprimo la mia personale condanna a gesti come questo. L’ambiente va preservato e tutelato – ha concluso il consigliere – ed inoltre non è giusto che, a pagarne lo scotto ancora una volta, debba essere l’intera cittadinanza”.