Dopo una lunga pausa, torna a celebrarsi il consiglio comunale nella città di Sarno. L’assise cittadina si è infatti riunita lo scorso martedì a Palazzo San Francesco, per discutere dei diversi punti all’ordine del giorno. Tra questi vi era la modifica dell’articolo 14 del regolamento che disciplina i rapporti tra l’Ente comunale e le ditte assegnatarie dei lotti siti in via Ingegno, zona industriale della cittadina. Il provvedimento è stato portato alla luce dalla cabina di regia per l’area P.I.P., la quale ha collaborato con la commissione all’urbanistica ed alle attività produttive ed il relativo assessorato, per permettere agli assegnatari dei lotti in questione di porre in essere delle azioni di investimento, le quali a garanzia dei prestiti avessero un’ipoteca dell’attività a favore di enti o di istituti bancari.
Sul punto sono stati favorevoli sia i pareri dei consiglieri di maggioranza che dell’opposizione, ed è proprio il capogruppo di Fratelli d’Italia, Antonello Manuel Rega, ad esprimere la sua in merito. “Questa approvata è sicuramente una modifica necessaria per lo sviluppo delle attività imprenditoriali. Tuttavia, voglio cogliere l’occasione per suggerire al presidente della commissione urbanistica di recepire anche le altre necessità che nel tempo sono sorte nel nostro territorio. Molte realtà, non solo aziendali ma anche private – ha continuato il consigliere – potrebbero usufruire dei bonus erogati dal Governo centrale in materia di edilizia, ed è per questo che credo sia necessario redigere un regolamento che possa offrire delle linee guida per entrambe le realtà”.
Bagarre in aula invece, per ciò che concerne un altro dei punti chiave della riunione di consiglio.
Con i soli voti della maggioranza, è stata approvata l’aliquota di compartecipazione dell’addizionale comunale Irpef, pari allo 0.8%, sul reddito di ciascuna persona fisica.
“Il mio voto è stato sfavorevole poiché credo che si debba lavorare su una società che possa garantire a tutti diritti e doveri secondo le proprie capacità. Non comprendo perché, come è avvenuto in altri Comuni, anche confinanti con la nostra città, non possano essere previste delle soglie di esenzione, in base al reddito di ciascuno, a prescindere dalla legge nazionale”.
Per ciò che concerne invece l’aliquota sugli immobili, meglio nota come Imu, l’esponente di Fratelli d’Italia fa sapere che “sarebbe stato sicuramente più opportuno che l’Amministrazione pubblicasse degli avvisi relativi alle variazioni, per permettere ai cittadini di potersi informare e prevenirsi rispetto ai nuovi cambiamenti”.