La parmigiana di melanzane croccante con pomodoro San Marzano e basilico ben descrive la svolta del ristorante pizzeria Magma che oramai è diventato un vero e proprio bistrot. A rendere croccante la parmigiana è il pane panko, una panatura tipica della cucina giapponese, ed il talento del nuovo chef Salvatore Mennella che è arrivato per dare la svolta al locale diretto da Ciro Di Giovanni. Una svolta dettata dai lavori di ristrutturazione del ristorante interno al Sakura Hotel di Torre del Greco che ha portato alla nascita del Magma Bistrot che offre, come sottolinea il patron Di Giovanni, un’idea di cucina a 360 gradi: dal panino fino al menù completo, passando per l’ottima pizza. Il bistrot si presenta con una sala ampia e luminosa dominata dal bianco e dal grigio e con il soffitto punteggiato da isole di floating garden, in cui campeggia un lungo bancone, sul quale saranno serviti taglieri composti da pregiati affettati e formaggi e dove, naturalmente, verrà proposta un’ampia selezione di vini e birre, anche alla spina. Immancabile il forno a vista, dove Claudio De Siena sforna una grande varietà di pizze: dalle proposte classiche a quelle con abbinamenti e topping innovativi, rispettando la stagionalità ed i prodotti del territorio. Le novità della nuova sede sono tante, tra cui una secret room, una saletta privé, nella quale sarà possibile allestire tavoli in esclusiva. Mentre, nelle giornate di bel tempo si potrà pranzare all’ombra del Vesuvio sulla panoramica terrazza. In cucina, invece, a dare man forte a questa svolta sono arrivati i piatti dello chef Salvatore Mennella. Mennella, originario di Torre del Greco e con un curriculum ricco di esperienze e prestigiosi stage in ristorati stellati, ha le idee chiare ai fornelli. Propone la classica cucina mediterranea, rivisitando la tradizione del territorio con tecniche moderne di cotture e particolari abbinamenti. E’ così che la parmigiana diventa croccante, il totano diventa arrabbiato ed il baccalà proposto in tempura, viene presentato in tre gustose versioni. Mentre i primi piatti sono personalizzati da piccoli tocchi di classe: risotto con patate, provola e seppie; gnocchi con ragù di funghi e tartare di Scottona. La pasta, rigorosamente Gerardo di Nola, in omaggio a Giovanni Assante, si svela con le candele alla genovese, con una spolverata di mela annurca. Mentre la “mmesca francesca” viene presentata in brodo di pesce. Anche nella pasticceria del locale c’è aria nuova con l’arrivo di una giovane pastry chef che garantisce una originale linea di dolci artigianali.
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