Acqua, fuoco, terra e aria sono i quattro elementi che, secondo i filosofi dell’antica Grecia, costituiscono l’universo, il cosmo. Le sostanze che stanno alla base del creato e che fanno parte della nostra vita quotidiana. E dalla filosofia greca alla filosofia in cucina il passo è davvero breve. Soprattutto se è il passo svelto e deciso di due giovani che hanno le idee molto chiare. Ed è così che nasce il Cosmo Restaurant in Viale Mazzini a Pompei. Gli artefici sono lo chef Antonio Cesarano e la pasticcera Barbara Ruscinito che hanno messo insieme idee e professionalità ed hanno avviato da circa un anno l’avventura del Cosmo partendo proprio dal rispetto dei quattro elementi, nell’arredo come nella scelta ai fornelli, sia quelli della cucina che del laboratorio di pasticceria. Entrambi scuola alberghiera ed entrambi esperienze in giro per la Campania presso la corte di chef stellati e ristoranti blasonati. Poi la scelta di fondere le proprie energie con quelle degli elementi che formano il cosmo facendo nascere piatti che parlano il linguaggio del territorio e della stagionalità, senza dimenticare la qualità. Così in questo periodo dell’anno ai tavoli del Cosmo si possono trovare antipasti che mettono insieme assieme i prodotti del mare e degli orti come nella dicotomia Acqua Terra di aristotelica memoria. Le tagliatelle di calamaro con il suo nero, zucca, tartufo e yuzu (un agrume asiatico) o le Alici con scarole, pomodori confit, olive nere e capperi ne sono un esempio. Poi ci sono i primi di mare e di terra che con sapienza raccontano del mediterraneo e del territorio circostante con le Eliche in caciuccio, polpo e alga o lo Spaghetto aglio, olio e peperoncino con vongole e salsa verde o ancora il Risotto con zucca, nocciola, guanciale e shiitake, un fungo salutare che ben descrive l’attenzione che i due chef pongono nella scelta di prodotti anche senza glutine o lattosio. Quindi ci sono i secondi che alternano pesce, carne e verdure con il Pescato de mediterraneo con olive nere, capperi e patate al lime o la Seppia croccante con topinambur e castagne o la Bistecca di zucca con nocciole, variazione di funghi e crumble di pane al rosmarino o ancora il Filetto di pezzata rossa con porro, cardoncelli e tartufo in abbinamento ad una lista dei vini che privilegia quelli campani e delle regioni più significative del panorama nazionale. Infine chiudono i dessert preparati dalla pastry chef Ruscinito che sulla linea tracciata insieme allo chef Cesarano sa alternare aromi e spezie con la frutta di stagione che qui si trasforma in bontà che si rivelano con i Cachi vaniglia e zenzero, la Mela mandorle e cannella o il Castagnaccio di Barbara.