Bionda, rossa, amara o a vaniglia: comunque arancia. Per gli amanti del genere è una vera manna salutare ed al tempo stesso un piacere della gola, da assaporare a spicchi o come succo prelibato. Per chi ricorda gli antichi rimedi, quelli della nonna, contro malanni e debolezza fisica, la premuta quotidiana era un obbligo reso più piacevole da un paio di cucchiaini di zucchero. Dall’autunno alla primavera inoltrata è forse l’unico frutto che riesce a resistere sugli alberi per così tanto tempo La scelta migliore rimane, per i più fortunati, quella di usare quelle del giardino di casa. Arrivata in Italia con gli arabi, ma la sua origine è il lontano oriente, ha colonizzato prima le coste del sud e poi si è diffusa in tutto il territorio nazionale. In penisola con le sue cultivar autoctone ( Portolano, Biondo di Sorrento, Biondo di Corbara, Solangri, Massa) l’arancia è diventata uno dei simboli della costiera, sia per quanto riguarda il paesaggio che per la tradizione gastronomica.