Mariano Sabatino (nella foto) continua l’attività intrapresa dal nonno intorno alla metà del secolo scorso, ed ufficializzata nel 1967 con la licenza di vinificatore ed imbottigliatore. Negli anni è cambiato l’approccio al vino ed alla vigna, ma in piccole realtà rurali come queste si sono conservate, grazie alla caparbietà dei contadini, vecchie pergole a piede franco di antiche varietà dai nomi spesso impronunciabili. Lo sa molto bene Sabatino, che le vinifica da anni con la stessa passione del nonno, che gli ha insegnato l’arte della rifermentazione in bottiglia che lui ha perfezionato con continui esperimenti condotti sin da ragazzino. Qui, oltre al suo fiore all’occhiello, l’inimitabile rosso frizzantino che lui commercializza semplicemente con il proprio nome e cognome, ci sono altre interessanti produzioni che si fanno notare. Il Gragnano ed il Lettere della Doc Penisola Sorrentina innanzitutto. Ma anche il rosso Pompeiano Igp e la Falanghina Igp.