Primo passo verso le De.Co. di Valle Agricola. Il piccolo borgo del Matese ha accolto con entusiasmo l’interesse generato intorno alle denominazioni comunali dalla recente legge regionale ed ha cominciato a muovere i primi passi per attribuire la denominazione alle eccellenze locali. L’insediamento della commissione comunale presieduta dal sindaco Rocco Landi è stato il primo passo: “Per raggiungere questo obiettivo abbiamo individuato esperti del settore che aiuteranno il nostro progetto a crescere. Quasi tutti i prodotti arrivano dalla forte vocazione agricola del territorio oltre che dai gustosissimi taralli che hanno già conquistato una notevole fama”.
Responsabile dell’Iter De.Co. è il professore Vincenzo Peretti della Federico II: “Valle Agricola è un territorio ricco di storia e di risorse. E’ il momento giusto per valorizzarle e renderle note al di là del loro territorio di appartenenza. Ci sono produzioni comunali interessanti che meritano la giusta vetrina al pari di quelle provenienti dall’agricoltura. Questa è l’occasione per accrescere l’interesse conducendole verso qualcosa di più importante dal punto di vista economico se colto dagli imprenditori locali nella maniera giusta”.
Alla riunione hanno preso parte anche gli altri membri dell’esecutivo: l’esperto agro-alimentare Nicola Landi di recente autore proprio di un libro che mette in evidenza i legumi della zona. In commissione anche Stefania Izzo, Armando d’Amico, Costantino Leuci, Giovanni Ciorlano. La comunicazione è affidata al giornalista Roberto Esse. Proficua la conclusione della prima riunione. “Abbiamo individuato -conclude il sindaco Rocco Landi- i primi prodotti comunali sui quali lavorare. Oltre al già citato tarallo locale, concentremo la nostra attenzione su: origano e finocchietto. Questi insieme ai pregiati legumi: lenticchia e ceci di Valle Agricola costituiscono un biglietto da visita ideale per presentare il territorio al resto del Paese”. Valle Agricola è un borgo di antichissime origini, risalente al IV secolo a.C.. Il primo insediamento, in epoca etrusca, è individuato nell’ampio terrazzamento di San Nicandro. In epoca sannita era tappa obbligata per i pastori che provenivano dalla bassa valle del fiume Lete in direzione dei pascoli montani. Tale antica usanza è stata confermata dal ritrovamento di diverse tombe sannitiche. L’attuale agglomerato urbano deriva proprio dal nucleo insediativo medievale, munito di torri che, unitamente alla conformazione del territorio, lo rendeva protetto dagli assalti bellici dell’epoca. In periodo tardo medievale se ne rafforzò il valore strategico con il posizionamento di torri di avvistamento e di difesa con le mura. Nel 1863 il tradizionale nome del borgo (Valle di Prata) fu mutato in quello attuale (Valle Agricola) e, nel 1874, fu avviata la costruzione di una strada per Ailano al fine di sostituire l’antica via che passava per Prata. Nel 1945 passò dalla provincia di Benevento a quella di Caserta .