All’Antica Trattoria di Sorrento si viaggia tra i sapori della tradizione mediterranea

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Un viaggio nel gusto della cucina mediterranea. Sedere ai tavoli dell’Antica Trattoria di Sorrento non è un semplice gesto legato alla voglia di mangiare in uno dei locali più raffinati della città del Tasso. Qui, pranzare o cenare significa farsi avvolgere dai colori del mare del golfo e dai profumi che arrivano dai giardini costieri. Ma soprattutto significa farsi prendere per mano da Aldo D’Oria, patron e maitre del rinomato locale, e farsi accompagnare per i sentieri gastronomici che stanno facendo grande la ristorazione campana.  I pani insaporiti alle noci, al sesamo o alle olive, i grissini e le focaccine, insieme al bocconcino di benvenuto (un bignè rustico su ragù di pomodoro e basilico)  accompagnato da un flute di bollicine di falanghina sono il primo sorprendente impatto con questo mondo che il buon D’Oria svela lentamente. Il viaggio vero e proprio inizia in mare con uno dei pesci presenti in questo periodo in menù e che viene proposto crudo, cotto e marinato. Il protagonista è una salutare pesce azzurro: la Palamita che viene servita marinata e accompagnata da un sorbetto di sedano e cruda a tartara. E’ sempre per mare che qui si incontrano i calamaretti impanati serviti a come un tortino  accompagnato da granella di pistacchio. Poi c’è il Polpo scottato su crema di patate al limone ed i gamberetti sabbiati con salsa alle acciughe che completano questo primo viaggio lungo le coste del mare Nostrum. Mentre uno dei primi, un grande cavallo di battaglia di questo locale che lo propone da oltre vent’anni,  arriva direttamente dai giardini sorrentini dove si coltiva l’ovale Igp, il limone conosciuto anche come femminiello. I tagliolini al limone infatti ben rappresentano questa sosta sulla terra ferma. Mentre gli Spaghettoni con crudo e cotto di Palamita ci riporta tra le onde del mediterraneo, dove incontriamo anche un altro primo dai toni decisamente popolari e da vera trattoria: le Pappardelle con baccala e peperoncino piccante.  I secondi di pesce che si rivelano in tranci di pescato fresco ci accompagnano verso la fine del viaggio che approdando a terra si ferma nelle  aie contadine per proporre l’agnello in una raffinata quanto gustosa combinazione dai toni di cucina internazionale. I dolci chiudono il viaggio che ha visti come nocchieri gli chef  Antonio Spasiano e Antonino Maresca che passano il timone al giovane e bravo pasticcere Giuseppe Galasso che propone la sua idea di Panna Cotta di Semifreddo e di Ricotta e pera.

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