Pappardelle all’uovo con zucchine, baccalà e polvere di
peperoncino. Un piatto inusuale ma semplice, gustoso ma ricercato, genuino ma presentato con gran classe, di origini popolari ma raffinato nella sua essenza. Un piatto, insomma, che può ben riassumere lo spirito della cucina dell’Antica Trattoria di Sorrento che lo propone nel menù di questo periodo. Un locale raffinato che sa conquistare con sapori immediati e diretti. Un locale che già nel nome ha ben tracciato il proprio destino di tradizione e semplicità, messa in scena però con la professionalità di Aldo D’Oria che ha fatto di questo luogo uno dei più interessanti ristoranti di tutto il panorama nazionale. D’Oria che da oltre mezzo secolo si occupa di ristorazione, ha saputo mettere a frutto tutta l’esperienza di maitre dirigendo l’Antica Trattoria come una sua creatura da far crescere e migliorare, in tutti i suoi aspetti, anno per anno. E’ così che a distanza di oltre 30anni il locale di D’Oria riesce ancora ad incantare con la sua cucina che batte un ritmo costante di qualità e bontà. 
Ed anche con la pandemia ha saputo mantenere alti gli standard che stanno alla base della sua fama. Ed è così che un semplice piatto di pappardelle ( ma possono essere anche tagliatelle) riesce ad esprimere la cifra di un ristorante che ha reso elegante il concetto di trattoria senza tradirne le umili origini. Gli stessi ingredienti, le zucchine tipiche degli orti estivi costieri ed il baccalà che per la sua natura si presta a preparazioni di piatti da proporre con il,clima più fresco, sono la prova dell’attenzione alla stagionalità dei prodotti e del menù tanto da creare un piatto ponte tra l’estate e l’autunno da proporre non a caso proprio a settembre, il mese di passaggio tra le due stagioni. Del resto gli chef Antonio Spasiano ed Antonino Maresca che dirigono da tempo le cucine dell’Antica Trattoria riescono a raccontare le stagioni, la loro terra ed i sapori tradizionali con tanti piatti che si presentano in veste gourmet ma che hanno il cuore semplice delle osterie di un tempo, come i Calamaretti scottati impanati alle erbe, pistacchi di Bronte e pesto di basilico il Risotto con porcini, gamberi e tartufo o ancora con Filetti di triglia e lardo di Colonnato su purea di peperoni. Per concludere con i dolci del giovane e bravo pasticcere Giuseppe Galasso che propone una carellata golosa che parte dagli ottimi sorbetti per finire con i dessert al cucchiaio.
