Come cenerentola. Nata povera per poi diventata regina. La pizza ha avuto lo stesso destino. E così è passata da veloce ed economico cibo di strada a pietanza gourmet. Un’evoluzione durata un paio di secoli che l’ha trascinata sempre più in alto. Dalla realtà circoscritta di Napoli a star internazionale. Da “pizzella” fritta da Sofia Loren nel film L’oro di Napoli per il popolo affamato e senza soldi a piatto esaltato dall’arte di chef stellati che hanno dovuto imparare velocemente ad avere a che fare con l’impasto osannato dalla critica degli esperti e del popolo che ha messo la pizza nell’olimpo della gastronomia made in Italy. Così la pizza oggi è diventata protagonista non solo della tavola; ma anche dell’economia con il suo imponente fatturato e importante contributo all’occupazione. Ma è anche diventato un mondo variegato, lontano da quello semplice fatto di Margherite e Marinare. Oggi per muoversi nella selva delle offerte bisogna avere le idee ben chiare. Ci sono quelli che propongono lunghe e lunghissime lievitazioni che creano impasti digeribili e ultra fragranti; ci sono quelli che mettono la massima attenzione nell’uso degli ingredienti che farciscono le varie pizze; ci sono quelli che hanno legato a doppio filo la propria pizza con i prodotti del territorio circostante e ci sono quelli che propongono tutto il repertorio classico senza modifiche o particolari innovazioni. Insomma un nuovo pianeta da esplorare con il piglio dell’esperto per arrivare al tavolo giusto che soddisfi il proprio gusto. Poi c’è anche chi nella sua lunga storia che dura da mezzo secolo ha saputo mantenere la propria identità proponendo il gusto classico della propria proposta con puntatine di novità nello storico menù. E’ il caso della pizzeria Da Franco, ma forse è più corretto dire delle pizzerie, perché tra Vico Equense e l’ultima nata a Sorrento in via Fuorimura ne sono tre. E proprio quella di via Fuori ura diretta da Rosario Savarese, figlio di Franco, che alle classiche pizze si aggiungono quelle del mese che variano a secondo delle stagioni. Così si può trovare quella con i pomodori insalatari di Sorrento, i cuore di bue, o quella con i latticini freschi delle colline vicane, o ancora quella primaverile con i prodotti degli orti locali. In questo periodo tar le tante pizze gli sfizi come la montanara condita con il sugo, le mozzarelle in carrozza, gli arancini ed i crocchè, spicca una gustosa Pizza del mese preparata dal maestro Aniello Savarese con crema di pistacchi, mortadella piastrata e burrata di fior di latte.