La classica e immancabile percoca, quella con il pizzo, resta uno dei simboli più gustosi dell’estate campana a tavola, soprattutto quando inebria con il suo profumo il vino bianco, Ma le pesche gialle e quelle rosse sono anche uno dei punti di forza dell’agricoltura regionale. Infatti La peschicoltura in Campania rappresenta senz’altro una dei comparti prevalenti: essa, infatti, esprime quasi il 60% del quantitativo totale di pesche e nettarine prodotto nel Mezzogiorno ed il 27% circa del quantitativo nazionale. Gli ettari destinati a queste colture sono quasi tutti specializzati e pari ad oltre 20.000, di cui circa 200 in coltura protetta. Le aziende interessate sono poco meno di 10.000 e pari al 20% circa delle aziende frutticole ed al 4% di quelle agricole campane. La produzione si concentra essenzialmente in due grandi aree: nella provincia di Caserta e nel salernitano totalizzando migliaia di tonnellate l’anno di pesche, percoche e nettarine.