La cucina a vista è una delle tendenze più in voga nel mondo del fine dining: in un’epoca in cui gli chef e il loro lavoro sono protagonisti della vita sociale e culturale, vere e proprie icone pop dei nostri tempi, lo show cooking – per dirla alla maniera anglosassone – è una piacevole forma d’intrattenimento che accresce l’esperienza che si può vivere in un locale, dando al pubblico l’opportunità, durante il pasto, di divertirsi osservando i movimenti esperti dello chef e della sua brigata. Al “Rada Rooftop” di Positano è possibile assistere ad una spettacolare performance di arte culinaria; il locale (situato sulla sommità della grotta del celebre “Music on the Rocks”), che l’anno scorso è rimasto chiuso in via precauzionale a causa della pandemia in corso, ha fatto, quindi, del “cucinare a vista” un tratto distintivo. Per l’allestimento degli ambienti Gianfranco e Peppe Russo, ideatori del progetto, hanno puntato sull’emozione: una scenografica cucina a vista su cui si affacciano, come in un anfiteatro, pochi tavoli da cui poter ammirare contemporaneamente l’arte della preparazione dei piatti e il panorama più bello di Positano in un legame unico con il cielo e il mare. Cenare al “Rada Rooftop” è un’esperienza che va oltre quella culinaria e diventa una vera e propria performance artistica durante la quale la brigata dello chef Nunzio Spagnuolo prepara i piatti che hanno reso celebre lui e il locale in tutto il mondo – come il “Black Cod” con profumi d’arancio e zenzero, baby porri arrostiti, patata al rafano e fumetto al Pernod, oppure il “Lingotto d’oro”, un dessert realizzato con un croccante di riso soffiato salato e tre cremosi a base di cioccolati selezionatissimi (fondente, al latte e bianco) ricoperto con una glassa al cioccolato e una foglia d’oro 24 carati – e quelli di più recente interpretazione, sempre contraddistinti da un’alchimia perfetta tra innovazione e tradizione, come l’elica con tartufi di mare, asparagi e parmigiano, oppure i gamberi rossi tiepidi con tabasco, mango, cocco e ravanello. Il poliedrico chef Nunzio Spagnuolo ama giocare con gli ingredienti della tradizione per risvegliare, con espedienti insoliti e tecniche contemporanee, antiche sensazioni e ricordi d’infanzia. Lo fa ad esempio attraverso la panzanella con sashimi di dentice e moka al pomodoro, che viene servita ai tavoli del “Rada Rooftop” accompagnata da una caffettiera contenente un caffè al pomodoro che viene versato sul piatto. Oppure con il pre dessert: un sorbetto alla pesca con champagne che rievoca la tanto amata “sangria napoletana”, ovvero il vino con le pesche.