Continua a perdere componenti di rilevante importanza la maggioranza politica dell’assise della città di Sarno. Dopo le dimissioni di diversi, notevoli nomi che hanno di fatto costretto il primo cittadino, Giuseppe Canfora, a rimodulare la Giunta da lui guidata, anche le consigliere Maria Manzo e Giuliana Morosini hanno comunicato il loro abbandono. Ma non è tutto, poiché con loro, pure il capogruppo del PD, Maria Bellomo, ha detto addio a questa esperienza amministrativa. “E’ stato un fulmine a ciel sereno per tutti noi – fa sapere il partito in una nota – e nessuno si aspettava una simile notizia da un capogruppo in cui abbiamo riposto la nostra fiducia anche per i progetti futuri”. Una comunicazione, questa, che sarebbe arrivata in un momento delicato, vista anche la situazione di emergenza pandemica, e proprio per questo “ora ognuno si assume le proprie responsabilità nei confronti degli elettori e dei cittadini tutti”.
Anche tra le fila dell’opposizione, tuttavia, non tardano ad arrivare le reazioni, e ad esprimerle è il consigliere di Sarno Civica, Antonello Manuel Rega.
“E’ una scena questa, che si ripropone ancora una volta, per quest’amministrazione – ha detto il componente della direzione provinciale di Fratelli d’Italia – ed anche stavolta la linea adottata è rigida e di totale distacco rispetto a quanto comunicato. Ormai in maggioranza sembrano esserci più gruppi consiliari che consiglieri, e questo è sinonimo di un malessere che probabilmente, sottende anche ad uno sbilanciamento nella presenza del PD in Giunta, dettato dalla necessità di operare dei “distinguo” all’interno della stessa. Credo dunque che – ha continuato il consigliere – anziché adottare soluzioni di condanna per personalità che hanno scelto di allontanarsi dal partito, e di conseguenza anche dal loro ruolo all’interno della macchina amministrativa cittadina, sia bene per la maggioranza fermarsi per fare un bilancio del proprio operato, cercando di far luce sulle cause che hanno dettato un altro distacco, evitando così una infruttuosa implosione, soprattutto in termini politici”.
