Attualmente si parla molto di bullismo e anche di cyber bullismo. Sono fenomeni sociali che, unitamente a molti altri, attanagliano il contesto in cui viviamo. Discuterne, aprire le menti ed invitare a denunciare non è sufficiente a garantire che il futuro si prospetti diverso. A tal fine l’Istituto “Isabella d’Este Caracciolo” di Napoli ha tenuto un incontro formativo ed informativo sul tema coinvolgendo personalità che, in virtù della loro professione, si ritrovano a gestire questo fenomeno sotto diversi punti di vista.
Il dottore Catello Maresca, sostituto procuratore del Tribunale di Napoli, Angela Marino, giornalista per Fanpage e scrittrice, la dottoressa Luisa D’Aniello, criminologa e psicologa hanno esposto ed analizzato il fenomeno del bullismo nelle diverse modalità e realtà in cui si presenta. L’evento è stato aperto dai saluti della preside, la professoressa Giovanna Scala, che ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento degli studenti in iniziative su temi similari. E’ seguita la lettura corale di alcuni studenti del decalogo delle parole ostili.
Il bullismo ed il suo alter ego sul web sono stati sviscerati da un punto di vista socio giudiziario, comunicativo, psicologico e pedagogico. I punti di contatto, emersi dagli interventi dei tre ospiti, hanno illustrato una realtà che necessita di essere sorvegliata e di un coinvolgimento di determinate fasce d’età da parte di educatori ed istituzioni. Il bullo, per antonomasia, non è più il ragazzino o la ragazzina di estrazione sociale bassa, cresciuta in un contesto di disagio. I nuovi bulli, quelli che impazzano anche sul web, hanno origini anche “borghesi” e operano per ragioni ed impulsi che non sono più legati ad un senso di inferiorità sociale. Il bullismo, oggi, soprattutto tramite i social network, ha “vittime e carnefici” diversi, che si presentano talvolta come “leoni da tastiera”.
L’invito generale è non sottovalutare quei fenomeni, talvolta banali, che sono celati da leggerezza e scherzo.
“Se, casualmente, cominciasse a circolare una fotografia tra chat e conversazioni personali, che possa essere offensiva o lesiva della dignità di una persona, non si può pensare che sia stata pura disattenzione. Può capitare a tutti ed è questo genere di fenomeno che va fermato sul nascere”, ha sottolineato la giornalista Angela Marino. Il dottore Catello Maresca ha focalizzato la sua attenzione sul bullismo in rapporto all’estrazione sociale, fornendo esempi di significativo spessore per gli studenti presenti. La criminologa e psicologa Luisa D’Aniello ha analizzato entrambi i fenomeni da un punto di vista socio pedagogico sottolineando come interessino sia il mondo femminile che maschile.
L’evento si è concluso con interventi da parte degli studenti che hanno mostrato forte interesse verso il tema nei diversi aspetti in cui è stato presentato.