La Vezzali incontra gli Enti: gravissimo il blocco allenamenti nelle zone rosse. Barbaro: “Risposte chiare e immediate”

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La Vezzali incontra gli Enti: gravissimo il blocco allenamenti nelle zone rosse. Barbaro: “Risposte chiare e immediate”

“Ho ricevuto un mandato forte e chiaro dal tessuto associativo di ASI, l’ente che rappresento, che ora vuole una risposta chiara su un tema che sta cagionando danni ingenti: la scelta di sospendere, nelle zone rosse, gli allenamenti degli atleti degli Enti di Promozione Sportiva, al contrario di quanto deciso per le federazioni, è l’ennesima disparità di trattamento che si trova costretto a subire il mondo dello sport di base”: così il Sen. di Fratelli d’Italia, Claudio Barbaro, Presidente di ASI, a margine di un incontro in videoconferenza tra il Sottosegretario allo Sport e tutti i Presidenti degli EPS. “In un momento già particolarmente gravoso per lo sport, si inserisce l’assurda decisione (comunicata il 6 marzo, nelle FAQ consultabili dal sito del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri), di escludere dalla praticabilità gli allenamenti, nelle zone rosse, per quanto attiene gli atleti degli Enti di promozione sportiva, in vista di eventi inseriti nello specifico calendario CONI delle attività di preminente interesse nazionale. Paradossalmente, e nonostante applichino le stesse misure di profilassi preventiva, tale decisione non ha riguardato gli eventi organizzati dalle Federazioni Sportive Nazionali, creando così una inspiegabile ed illogica disparità di trattamento sia per gli atleti interessati che per gli organi organizzatori”, ha proseguito Barbaro. A precisa domanda, posta su mandato esplicito dei tesserati e degli organi collegiali dell’Ente, su come si intenda rimuovere questo inconcepibile arbitrio – che peraltro non solo non trova riscontro alcuno nella ragionevolezza, non raggiunge neanche il teorico fine che si prefigge, e non trova conforto nel dettato normativo – il neo Sottosegretario ha risposto di essere al corrente della vicenda. La situazione, secondo la Vezzali, necessita, però, di ulteriori informazioni e rimanda a non meglio precisata verifica. Sperando che non sia troppo tardi. Lo sport merita rispetto, quello che finora fatica ad avere.