Al Maradona arriva la Fiorentina e, nonostante il vuoto sugli spalti, il clima è quello dal fascino antico proprio delle grandi sfide.
Prandelli insegna ai suoi a giocare il pallone e la viola, nonostante la pioggia insistente, si presenta sfrontata ed a trazione anteriore. Mister Gattuso, dal canto suo, deve invece rinunciare a Fabian in mediana, bloccato dal Covid, e a Di Lorenzo squalificato scegliendo Demme e Hysaj per rimpiazzarli.
Il Napoli è in palla e le maglie larghe degli ospiti consentono a Zielinski e Lozano di sfruttare bene gli spazi. Dopo appena 5′, infatti, il messicano si invola sulla fascia destra, favorisce una magistrale sponda di Petagna per il capitano Insigne che trova l’angolo per l’immediato vantaggio.
Nonostante la giornata particolarmente uggiosa, il gol illumina e riscalda il morale della compagine azzurra che ritrova, dopo tempo, il gioco di prima ed il piacere del fraseggio. La Fiorentina prova subito ad imbastire una controffensiva ma la difesa prima ed Ospina poi sventano un paio di occasioni per il pareggio.
Al Napoli sembra invece andare tutto alla grande ed in due minuti gli azzurri riescono a portare a 3 il passivo per la viola. Al 36° grazie al secondo assist di Petagna, Demme festeggia il suo ritorno in campo da titolare chiudendo in scivolata il passante dalla sinistra offerto dell’attaccante. Al 38° tocca invece a Lozano chiudere in rete un magistrale slalom gigante di Lorenzo Insigne a cui appare sulla sinistra il santino di Callejon che corre sulla fascia. La realtà è che il “chucky” sta diventando fondamentale per i partenopei non facendo rimpiangere i vecchi fasti dello spagnolo oggi proprio in forza alla viola.
Dato l’andazzo, il Napoli si concede anche il poker allo scadere del primo tempo con un dribbling e diagonale dalla distanza di Zielinski che batte Dragowski e scaraventa nel baratro gli ospiti dopo appena 45′.
Il secondo tempo è una moneta dove le due facce sono la tranquillità del Napoli e la rassegnazione della Fiorentina. Lo spazio è per i tanti cambi tra cui il ritorno in campo di Dries Mertens e per altri due gol del Napoli che al 71° concede ad Insigne la doppietta personale dagli undici metri ed al 89° restituisce il sorriso anche a Politano per il 6-0 finale.
Il dato incontrovertibile è che il morale è il miglior alleato di questa squadra. Pensare che tutti i difetti del Napoli siano spariti da un momento all’altro è sostanzialmente utopico ma oggi gli azzurri hanno dimostrato, ai danni della malcapitata Fiorentina, di essere ancora in grado di giocare a calcio.
Una consapevolezza fondamentale prima della sfida di mercoledì con la Juventus dove in palio non ci saranno i tre punti ma la Supercoppa italiana.