“Se guardiamo la dinamica dell’Rt, o indice del contagio, è passata in poche settimane da 1,7 a 1,4 a 1,18 a 1,08 e oggi i dati del monitoraggio segnalano di 0,91. In 5 settimane siamo passati da un numero molto preoccupante di 1,7 a un dato di 0,91. Questo non significa uno ‘scampato pericolo’, ma significa che le misure hanno prodotto degli effetti”. Lo ha spiegato il ministro della Salute, Roberto Speranza, intervenendo all’Health care summit del Sole 24 ore. “Era obiettivo di governo e regioni – ha aggiunto – scendere sotto 1, finalmente ci siamo riusciti ma c’è ancora una partita difficilissima in corso”. “L’obiettivo è evitare una nuova recrudescenza virus a inizio anno” perché “dalla fine di gennaio contiamo di avviare la campagna vaccinale: sarà un’operazione, imponente, straordinaria e senza precedenti. Abbiamo bisogno che le nostre energie siano rivolte a questo e non possiamo arrivare a quel momento in difficoltà”. “Abbiamo visto, in estate, quanto basti poco per ripiombare in una situazione difficile”, ha aggiunto Speranza, quindi “dobbiamo evitare che la pausa natalizia ci rimetta in difficoltà nel giro di qualche settimana”. “Nelle ultime 24 ore quasi 1000 morti, uno dei dati più alti di questa pandemia. Nonostante questo, sento ancora polemiche”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post sul suo profilo Facebook. “Posso capire il dispiacere dei cittadini, di chi magari a causa delle nuove regole anti covid non riuscirà a trascorrere il Natale in famiglia, ma la politica no. La politica non può fare continuamente polemica, non può criticare tutto in modo strumentale”, ha scritto Di Maio.