Nonostante sia stato l’annus horribilis della ristorazione, ma anche dell’economia in generale, a causa della drammatica pandemia che ancora attanaglia l’intero pianeta, le guide di settore non
rinunciano a fare il proprio dovere di critica gastronomica. Anche se sarà stato veramente complicato andare in giro per i tanti locali sparsi in tutto il bel Paese a mettere voti a chef e piatti. La Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso ha bruciato tutti sul tempo con il suo lavoro per il 2021. Il quadro che emerge sostanzialmente conferma le posizioni, soprattutto quelle di vertice. Tra i primi 38 chef che secondo la guida meritano le Tre Forchette (il massimo riconoscimento) ci sono tutti i nomi noti della gastronomia televisiva e quelli che da oltre un decennio primeggiano con i loro spettacolari menù ed invitanti locali. Tra i primi posti si conferma tutto il gotha della nostra regione: Taverna Estia a Brusciano (Napoli) chef Francesco Sposito; Don Alfonso 1890 a Massa Lubrense (Napoli) chef Alfonso Iaccarino; Quattro Passi a Massa Lubrense (Napoli) della famiglia Mellino e Torre del Saracino a Vico Equense (Napoli) chef Gennaro Esposito. Mentre tra i Tre Gamberi, massimo riconoscimento per le osterie, ci sono: Angiolina a Pisciotta, Al Convento a Cetara in provincia di Salerno e lo Stuzzichino di Sant’Agata sui Due Golfi in provincia di Napoli. Tra i ristoranti italiani dal miglior rapporto qualità prezzo spicca Maeba che si trova ad Ariano Irpino in provincia di Avellino. Infine, Nino Di Costanzo, geniale chef di Ischia guadagna con il suo locale Danì Maison le due forchette rosse che equivalgono ad una pole position per le prestigiose Tre Forchette nella guida dell’anno prossimo.