Le analisi effettuate dall ‘Arpac, agenzia regionale per l’ ambiente, sulle acque prelevate dal fiume Sarno hanno segnalato valori di concentrazione elevati per alcuni parametri di gran lunga oltre il limite massimo fissato dalle norme. Tra essi la presenza di batteri dell’ Escherichia Coli. I carabinieri del gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito controlli lungo il corso d’acqua – su disposizione dei procuratori di Torre Annunziata e Nocera Inferiore (Salerno), Nunzio Fragliasso e Antonio Centore. In una prima fase i controlli erano stati eseguiti su alcune aziende del territorio. I militari, che hanno operato con i gruppi forestali di Napoli, Salerno e Avellino hanno accertato che diversi Comuni dei circondari di Nocera e Torre Annunziata sono privi di collettori per gli impianti di depurazione e, in alcuni casi, perfino di una propria rete fognaria. ” L’attività investigativa delegata ai carabinieri – affermano i procuratori Fragliasso e Centore – attualmente interessa i comuni di Angri, Sarno e Scafati (nel Salernitano), Poggiomarino, Striano e Santa Maria la Carità, nel Napoletano è destinata anche ad essere estesa ad altri Comuni che versano in condizioni analoghe, per accertare le cause della mancanza o dell’ inattività delle reti fognarie . L’ obbiettivo è quello di realizzare una ricognizione completa dello stato di inquinamento del Sarno derivanti dai reflui domestici non depurati. ed di verificare l’ eventuale stanziamento di fondi pubblici di tali opere ed il modo in cui siano stati utilizzati