La stagione interpretata dai piatti dello chef Giuseppe Francese del ristorante “Cucina Antichi Sapori ” di località Campinola
Se Tramonti fosse una stagione sarebbe l’autunno. Sembrano fatti l’uno per l’altro. Il comune costiero e i mesi che precedono l’inverno si legano tra di loro in un intreccio di sapori e colori che rendono l’atmosfera unica, magica. La montagna esprime il suo fascino in ogni periodo dell’anno; ma è in autunno che, gastronomicamente parlando, da il meglio di se. Invita a vivere il suo gusto con un’intensità che non ha uguali in altri luoghi. Ed a Tramonti, che non a caso rappresenta l’anima contadina della divina costa, questo gusto si tinge delle meraviglie che la terra offre. I castagni che incorniciano il paesaggio producono una buona varietà della regina dei boschi. che solo ultimamente è diventato un prodotto da coccole per il palato. Perchè fino a qualche secolo fa, le castagne, erano semplicemente il pane dei poveri, l’unico energetico a disposizione nelle zuppe contadine. L’unica fonte di sostentamento in molte zone depresse. Anche qui, dove hanno imparato a valorizzarla e proporla in tempi di diffuso benessere, ha rappresentato un ancora di salvezza nei momenti di magra. Poi ci sono i funghi, figli del sotto bosco e di questa stagione piovosa. L’elenco continua con la zucca e gli altri prodotti freschi (verza,scarola,broccoli) degli orti collinari sparsi nelle tredici frazioni che compongono l’incanto di questo comune montano che affaccia su uno degli angoli più suggestivi di tutto il mediterraneo. Anche l’uva vive, in questo periodo, il suo momento d’oro. La vendemmia, che qui è tardiva, regala l’antico e quasi dimenticato profumo di mosto. Soprattutto quello del “Tintore”, il vigneto millenario che grazie alle aziende vitivinicole della zona sta portando il nome di Tramonti in giro per il mondo. Altra particolarità di questo territorio e di questa stagione sono i latticini freschi, i formaggi e la carne degli animali allevati sul posto di cui inizia la macellazione e (nel caso dei maiali) la preparazione di insaccati come la salsiccia piccante. Insomma, una vera miniera di delizie autunnali che poi vengono proposte nei piatti dei ristoranti della zona. Come succede ai tavoli della “ Cucina Antichi Sapori” gestita dallo chef Giuseppe Francese e sua moglie Antonietta Mandara. In questa deliziosa osteria, che si trova in via Chiunzi località Campinola di Tramonti, il sapore dell’autunno e di Tramonti sono proposti con pietanze che rivisitano la tradizione senza forzature e fughe avveniristiche. Solo cogliendo l’essenza del prodotto e mettendo nei piatti l’anima della stagione. L’autunno è declinato dall’antipasto al dolce con armonia ed equilibrio; ma in modo deciso. Sapori delicati, ma netti, descrivono la ricchezza di una terra per troppo tempo sottovalutata. Antipasti come la “Verza ripiena con patate, salsiccia e crema di caciottina” o “Cannoncino di porcini e ricotta” o ancora “Provola affumicata gratinata su tarallo di Tramonti e cime di rape” danno subito l’idea di cosa stiamo parlando. I primi piatti come i “Pennoni con salsiccia piccante e pomodorini”, il “Risotto con zucca e caciocavallo di Tramonti” e gli “Gnocchi di patate con castagne e caciottina” raccontano della bravura dello chef e della bontà dei prodotti. I secondi sono dedicati alla carne locale con “Arrosto di vitello con castagne” e “Filetto di Maiale al vino Tintore” anche se c’è spazio per il pesce azzurro della costa e per il “Baccalà con crema di ceci”. I dolci, infine, riassumono il profumo dei boschi, dei giardini e dei pascoli con la “Sfogliatina con crema di castagne”, il “Semifreddo al concerto con noci” e la “Cassatina con ricotta di capra, mandorle e cioccolato”.